Riceviamo e pubblichiamo il riassunto dell’odierno consiglio regionale.
Condanna dell’apologia di fascismo
Con 19 voti a favore (Minoranza, Cambiamo con Toti presidente e FdI) e 7 astenuti (Lega Liguria Salvini e FI-Liguria Popolare) è stato approvato l’ordine del giorno 275, presentato da Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a rafforzare e promuovere ulteriormente l’azioni e politiche sui “temi della memoria” per sensibilizzare la cittadinanza attraverso un lavoro di rete, coinvolgendo istituzioni, scuole e associazioni. Nel documento si cita un episodio avvenuto il 27 gennaio 2021 durante la seduta dedicata al bilancio del Comune di Cogoleto, in cui tre consiglieri comunali avrebbero ripetutamente votato mimando il saluto fascista, cosiddetto “Saluto romano” e si ricorda che l’apologia di fascismo è vietata dalla legge n. 645 del 20 giugno 1952- “Legge Scelba”, successivamente modificata con la Legge n. 205 del 25 giugno 1993 “Legge Mancino”.
Stefano Balleari (FdI) ha ricordato di aver espresso a suo tempo una ferma condanna dell’episodio, tuttavia ha manifestato perplessità sulle premesse del documento in quanto sarebbe anticipato un giudizio su un caso su cui è in corso un’indagine della magistratura.
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha proposto a Garibaldi alcune modifiche al testo annunciando, al termine del lungo dibattito in aula, il voto di astensione del gruppo.
Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti Presidente) ha condiviso l’impegnativa e pure le obiezioni sulle premesse, espresse da Balleari e Mai.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato che l’indagine aperta dalla magistratura dimostra che qualcosa quel giorno è comunque accaduta, ma si è dichiarato disponibile a condividere qualche modifica della premessa.
Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) ha invitato ad una riflessione più approfondita rispetto al fatto e ha chiesto di sospendere la seduta per convocare una riunione dei capigruppo. La proposta è stata accolta dall’Assemblea e la seduta è stata sospesa per alcuni minuti.
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha rilevato la gravità della portata politica legata all’episodio accaduto nel Consiglio comunale di Cogoleto e si è dichiarato contrario a eventiali modifiche del testo.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha sottolineato la gravità dei fatti citati nell’ordine del giorno e ha rilevato la necessità di una presa di posizione netta e chiara.
Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha annunciato voto favorevole al testo nella sua versione presentata e ha sostenuto la necessità di un’educazione alla memoria fra i giovani.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato voto favorevole del gruppo al documento e ha ringraziato Garibaldi per avere presentato un ordine del giorno su questo argomento.
Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha proposta una modifica rafforzativa che impegni la Regione a elaborare una norma contro il dilagare anche sui social di fenomeni inneggianti il fascismo.
Alessio Piana (Lega Liguria-Salvini) ha invitato Garibaldi a evitare ogni riferimento nel testo all’episodio rilevando che i tre consiglieri non sono iscritti nel registro degli indagati e non sono oggetto di una formale indagine, mentre ha condiviso l’impegnativa finale.
Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha chiesto di modificare le premesse relative all’episodio, mantenendo inalterata l’impegnativa.
Claudio Muzio (FI- Liguria Popolare) ha chiesto a Garibaldi di modificare le premesse in quanto l’impegnativa non va subordinata all’episodio di Cogoleto.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha chiesto a Garibaldi di non fare modifiche al testo per dare il segnale chiaro che in Liguria l’antifascismo è presente.
Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini) ha ricordato le proprie vicende famigliari che lo hanno mosso sempre verso un’avversione al fascismo rilevando, però, che sull’episodio non è stata ancora fatta la dovuta chiarezza da un punto di vista giuridico.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno) ha chiesto a Garibaldi di non modificare il testo presentato.
Chiara Cerri (Cambiamo con Toti presidente) ha chiesto una modifica affinché nelle premesse non sia dato per scontato che il fatto sia realmente avvenuto, in modo da evitare eventuali conseguenze penali dopo il voto.
Garibaldi ha replicato alle richieste emendative presentate in aula proponendo solo una modifica in cui si sottolinea la “ferma condanna politica del gesto avvenuto a Cogoleto”.
Carenze del personale medico nei punti di primo intervento (PPI) della Liguria
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 351, presentato da Brunello Brunetto (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto dai colleghi del gruppo, con cui si impegna la giunta a verificare la possibilità che gli ospedali genovesi, supportino le carenze numeriche, che si auspicano momentanee, di medici specialisti in medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, ginecologia e ostetricia e pediatria, per consentire il regolare svolgimento delle prestazioni in tutta la Regione fin da subito. Nel documento su chiede, inoltre, di attivarsi affinché l’Università, nel minor tempo possibile, inserisca le Asl liguri nella reta formativa, per consentire il flusso di specializzandi nelle discipline di medicina d’urgenza, anestesia e rianimazione, ginecologia e ostetricia e pediatria.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha concordato sugli obbiettivi dell’ordine del giorno e ha rilevato che la situazione rischia di diventare drammatica, in particolare nei poli sanitari del Tigullio.
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha annunciato voto favorevole al documento, ma ha proposto la presentazione di un documento organico unitario che affronti il problema della carenza di medici in tutta la Liguria.
Stefano Balleari (FdI) ha ringraziato Brunetto per la presentazione dell’ordine del giorno e Ha ribadito che la carenza di medici riguarda tutto il Paese.
Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha annunciato voto favorevole e ha sottolineato la carenza di informazione ai cittadini circa le differenti funzioni dei Punti di primo soccorso rispetto a quelle dei reparti di Pronto soccorso, che sono molto più ampie.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha rilevato che spesso alla chiusura di una struttura sanitaria non segue la contemporanea attivazione del servizio di altri poli in modo da garantire lo stesso livello di assistenza sul territorio.
Stefano Mai (Lega Liguria Salvini) ha ringraziato la minoranza per avere annunciato il sostegno al documento presentato da Brunetto e ha ricordato l’impegno della Regione nell’emergenza sanitaria.
Interventi urgenti Funivie Savona
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno), Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) e Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini), e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a farsi parte attiva presso il Governo e i ministeri competenti per valutare una strategia comune per dare un futuro all’impianto delle Funivie spa di Savona e ai lavoratori impiegati e di procedere, non solo alla nomina i tempi brevi di un commissario alle Funivie, incaricato di provvedere con denari già stanziati dal “Decreto Cura Italia” al ripristino della funzionalità impiantistica, ma anche alla nomina di un commissario straordinario per la gestione governativa in modo da assicurare la continuità dell’esercizio, una volta ripristinato l’impianto. Il documento, inoltre, impegna la giunta, nell’attesa di adempiere alle richieste precedenti, di prorogare la cassa integrazione, che si esaurirà nel novembre prossimo, fino alla data di ripristino degli impianti e, quindi, alla ripresa della funzionalità dell’impianto.
Il documento unitario, elaborato in aula, sostituisce tre ordini del giorno su questo argomento, che erano stati presentati rispettivamente da Roberto Arboscello, Stefano Mai e Alessandro Bozzano.
Mantenimento del Business Unit Automation di Leonardo s.p.a. su Genova
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 347, presentato da Alessio Piana (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta a farsi parte attiva nei confronti della Leonardo S.p.A per riconsiderare l’eventuale vendita della B.U.A. di Genova e di avviare un serio piano di investimenti sul settore Automazione, che potrebbe consolidare il proprio posizionamento commerciale in un mercato che dimostra forte interesse verso soluzioni tecnologiche innovative. Nel documento si ricorda che B.U.A. di Leonardo è specializzata in sistemi logistici di smistamento bagagli negli aeroporti e gestione logistica dei pacchi e impiega circa 440 lavoratori.
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha annunciato voto favorevole al documento.
Salvaguardia della Business Unit Automation di Leonardo s.p.a. a Genova
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 289, presentato da Gianni Pastorino (Linea Condivisa) che impegna la giunta a rappresentare al Ministro competente che è necessario che per la partecipata pubblica Leonardo S.p.a., si trovi una soluzione in modo da evitare il ridimensionamento della struttura e, in ogni modo, la cessione dell’attività del sito di Genova e, infine, per trovare un accordo affinché i lavoratori della Business Unit restino a tutti gli effetti incardinati dentro la struttura di Leonardo S.p.a. Nel documento si ricorda che la società aveva comunicato nei giorni scorsi ai sindacati la volontà di valorizzare la Business Unit Automation e che la BU, erede della storica Elsag, è fortemente radicata su Genova, con circa 400 lavoratori.
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha annunciato voto favorevole al documento.