L’attestato di stima dell’edizione 2022 del “Bistrot dell’Ulivo” è stato consegnato a Luca Papalia, dell’azienda agricola Clorìs. Luca arriva in valle Argentina nel 2015, dove “scopre” Glori e se ne innamora. Due anni dopo, inizia il recupero dei terrazzamenti abbandonati a Glori Superiore per piantare lavanda, là dove in passato c’erano grano e vigna.
“Sono arrivato nel 2017 con quest’idea di recuperare le terre abbandonate e di ripopolarle – spiega ai nostri microfoni. – Da lì ho cominciato a conoscere i proprietari dei terreni e alcuni sono riuscito ad acquistarli, così ho cominciato questo recupero sia dal torrente di Glori per coltivare la muneghetta, un fagiolo tipico e antico, sia a Glori Superiore dove sto mettendo tantissima lavanda e lo zafferano”.
Glori è diventato un esempio di rinascita per i borghi dell’entroterra: “Il progetto di ripopolamento è andato a gonfie vele, un successo inaspettato. C’è un grande interesse per questi borghi che però non sono conosciuti, sia in Italia che all’estero, quindi è una cosa possibile e nella quale credo. Secondo me si dovrebbe puntare il più possibile sullo sviluppo sostenibile perché questi paesi sono in via di spopolamento: tanta gente è interessata a venirci ad abitare e a prendersi cura di questi posti”.