Ci sono luoghi custoditi gelosamente dalla nostra terra, luoghi dimenticati brevemente nel tempo che restano in attesa.
Tra gli abitati di Pompeiana e Castellaro, ora collegati tra loro da una strada che corre tra gli ulivi, sotto l’imponente viadotto dell’autostrada una viottola cementata si immerge nella valle del rio Caravello rivelandosi essere la vecchia mulattiera che collegava i paesi.
Immerso nel verde e quasi invisibile, pur passandoci sopra, uno stretto ponte scavalca il ruscello: siamo sul ponte di Lagoscuro e basta affacciarsi per capire il perché del nome.
Conosciuto anche come Lagu du Figu, questo era una volta un luogo di passaggio frequentatissimo. Ora rimane nascosto, un pò dimenticato, cullato soltanto dallo zampillare della sua cascata.
Un riflesso sbiadito di ciò che era, un riflesso gelosamente custodito dalle acque del lago.