Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Francesca Antonelli, segretaria Circolo Partito Democratico Sanremo Centro.
“Il Circolo di Sanremo Centro del Partito Democratico desidera esprimere solidarietà a tutti i lavoratori che venerdì 29 novembre 2024 aderiscono allo sciopero generale per protestare contro la manovra finanziaria del governo. Una manovra sbagliata e iniqua che non accenna a risolvere i problemi gravi che affliggono il Paese, ma che è destinata a creare ulteriore impoverimento e difficoltà di vita per i cittadini italiani.
Non si vedono spiragli per un miglioramento nei servizi e nelle prestazioni della sanità pubblica che dal governo riceve finanziamenti in rapporto al PIL inferiori a quasi tutti i Paesi europei. E quindi ancora liste di attesa interminabili, mancanza di medici di base, di specialisti, di infermieri, con pronti soccorso intasati e inefficienti. Ancora cittadini che smettono di curarsi perché nella propria regione non c’è possibilità di farlo in modo veloce ed economico. Che smettono di fare prevenzione.
Nessun aumento significativo previsto per le pensioni minime e i salari, mentre un potere di acquisto sempre più compromesso da contratti scaduti ormai da molti anni e dall’inflazione mettono in ginocchio i cittadini italiani che faticano a sostenere ogni mese le spese necessarie per le esigenze di vita.
Nessun intervento sulla pubblica istruzione, del tutto dimenticata dal governo insieme ai suoi giovani che invece dovrebbero ricevere la massima attenzione e protezione.
E ancora non si rinnovano i contratti dei lavoratori del trasporto pubblico locale, che lavorano ogni giorno in condizioni di insicurezza, che quotidianamente sono aggrediti da utenti sempre più esasperati e violenti. Mentre i pendolari vedono annullare corse, subiscono ritardi e disservizi continui.
Chiediamo al governo, insieme ai lavoratori che aderiscono allo sciopero, di finanziare pensioni e salari minimi, di investire sulla sanità pubblica, sulla scuola e sul trasporto pubblico locale. Chiediamo al governo di prendere i soldi là dove sono, negli enormi extra-profitti delle banche, nell’evasione fiscale, nelle grandi ricchezze e di non speculare sulla precarietà, sulle situazioni di debolezza, sui cittadini più anziani e più giovani”.