“Esce l’acqua gialla dal lavandino“. Letteralmente questa la segnalazione ricevuta, a più riprese, da diversi nostri lettori, residenti nei comuni di Riva Ligure e Santo Stefano al Mare, documentata con decine di foto di cui alcune pubblicate in questo articolo.
Una situazione incresciosa che, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, è stata segnalata per la prima volta agli enti competenti dal sindaco Giorgio Giuffra in data 22 settembre.
Da lì proprio al primo cittadino sarebbero arrivate le rassicurazioni di Asl e Rivieracqua che, anche al nostro giornale, ha assicurato la potabilità dell’acqua forte di controlli periodici regolarmente effettuati. Nonostante ciò il comune di Riva Ligure avrebbe commissionato delle analisi private per comprendere ufficialmente l’entità del problema appoggiandosi anche a uno studio milanese per un parere legale.
Il fatto non coinvolge tutte le abitazioni dei due paesi costieri, ma soltanto alcune zone. Per Riva quella del centro storico e la parte sopra l’Aurelia, per Santo Stefano esclusivamente quella soprastante tale strada.
Date per buone le rassicurazioni degli enti sopradetti, mai a dire il vero ufficializzate con una nota stampa o un messaggio diretto alla cittadinanza, perché l’acqua esce gialla?
L’ipotesi più probabile è un contatto diretto tra i pozzi, abbassatisi per la siccità durante la stagione più calda, e l‘acqua di mare. Una sorta di “insalinamento”, termine in realtà inesistente in lingua italiana ma che rende bene l’idea, dell’acqua potabile che sporcata di sale lascerebbe un residuo all’interno delle tubature.
Va sottolineato che questa versione è tutta da confermare. Ciò che è certo è che sono sempre di più i cittadini quasi costretti ad acquistare l’acqua nei supermercati perché bloccati nell’uso domestico da un colore quantomeno discutibile: giallo. Il giallo dell’acqua appunto sul quale i residenti chiedono a gran voce chiarezza. Chiarezza che le analisi commissionate dal comune di Riva Ligure dovrebbero poter garantire.