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Il futuro di Riviera Trasporti è appeso, oggi più che mai, a un filo. Dopo il rinvio al 24 novembre dell’udienza per lo sblocco delle somme pignorate, questa mattina il nuovo vertice urgente tra le parti non ha portato a una soluzione tanto da spingere i partecipanti a decidere di riaggiornarsi nel pomeriggio. C’è da comprendere se, legalmente, ci sia la possibilità di un anticipo dall’ente Provincia.

Presenti il presidente Rt Giovanni Barbagallo, i rappresentanti delle sigle sindacali Fabrizio Ioanna per Cgil, Marco Ghersi per Cisl, Enrico Parodi di Uil, Bruno Zumbo di Cisal, Marina Avegno consigliera delegata della Provincia, Alberto Biancheri sindaco di Sanremo e ovviamente il prefetto Armando Nanei.

A portare una nuova opzione sul tavolo il presidente Rt Barbagallo attraverso un parere legale secondo il quale, essendo avviato il piano concordatario preventivo dell’azienda di trasporto pubblico, la Provincia avrebbe la possibilità di sbloccare e quindi anticipare le somme bloccate dal tribunale.

“La strada che sta emergendo riguarda le somme che Rt deve ricevere dalla Provincia dopo l’inizio della procedura di concordato – ha detto Barbagallo al termine dell’incontro. Si sta valutando se questa procedura basata sulla legge fallimentare può sbloccare le somme successive all’inizio della procedura di concordato. Siamo in attesa e queste ore serviranno ad approfondire l’aspetto giuridico e verificare questa strada da parte della Provincia”.

“La situazione è in stallo – ha spiegato Ioanna di Cgil. La presidenza ha presentato un parere legale che potrebbe permettere alla Provincia di sbloccare i pagamenti, l’ente ha preso atto e si è riservato di verificare con i propri legali la bontà o meno. Ci avevano chiesto 48 ore, ma noi sindacati vogliamo una risposta entro oggi. Senza queste somme va capito se da qui al 24 novembre l’azienda sta in piedi, a precisa domanda non mi hanno dato risposta ma il timore è che sia negativa e che l’Rt non possa stare aperta”.

“Non abbiamo più tempo – ha aggiunto Ghersi di Cisl. Non ci sono i soldi per fare il servizio e i dipendenti in 70 giorni hanno preso 1000 euro. Non si posso nascondere, oggi vogliamo la risposta. Se non ce la danno oggi non c’è il servizio, perché non si può andare avanti in questa maniera. A questo punto ci converrebbe il fallimento, almeno percepiremmo la disoccupazione. Stare qui a lavorare senza stipendio non va bene”.

Le parti dovrebbero quindi riaggiornarsi intorno alle 18 di oggi.

Le interviste complete ad Armando Nanei, Giovanni Barbagallo, Fabrizio Ioanna e Marco Ghersi nel video servizio di Riviera Time.