Una commemorazione voluta da Regione Liguria, Comune di Genova, Istituto Storico della Resistenza e dalla Fondazione Teatro Carlo Felice per ricordare la fine vittoriosa della guerra di Liberazione e l’impegno per vincere un nemico, che ieri come oggi, mette in discussione la libertà e la possibilità di una vita normale.
Per la prima volta, a causa dell’emergenza coronavirus, i festeggiamenti non riempiono le piazze come siamo abituati a vedere ogni anno. La festa per il 75° anniversario della Liberazione arriva, però, direttamente a casa nostra grazie al Quintetto d’Archi formato da cinque componenti dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice, che si esibisce in un concerto dedicato alla città di Genova e alla Regione.
Il programma prevede la lettura di lettere di condannati a morte della Resistenza da parte del regista e attore Pino Petruzzelli, a cui segue il concerto, trasmesso attraverso una diretta social sulle pagine Facebook di Regione Liguria, del Comune di Genova e del Teatro Carlo Felice.
“È davvero emozionante essere su questo palco oggi. Questo è il primo teatro in Italia che riparte, anche se in questa forma di sicurezza, per il coronavirus. Mai come oggi questo 25 aprile ha dei valori importanti. Lo celebriamo nelle case, con le famiglie. Separati da un punto di vista fisico, ma uniti più che mai nello spirito,” commenta il governatore Giovanni Toti. “Oggi come allora è un 25 aprile che speriamo chiuda una storia e ne apra un’altra.”