“Abbiamo chiesto e richiesto all’Amministrazione Penitenziaria, coinvolto il Capo DAP Dott. Petralia, abbiamo più volte denunciato che quel padiglione “seminterrato” aperto per pandemia Covid-19, per ospitare nuovi giunti arrestati e detenuti da porre in quarantena, non era a norma, tante le denunce oggi possiamo annunciare che il carcere di Imperia sarà finalmente ristrutturato”.
A darne notizia è Fabio Pagani, Segretario Regionale della UIL PA Penitenziari, che aggiunge: “L’Istituto ad oggi annovera 93 detenuti su una capienza di 69, gli interventi di ristrutturazione saranno graduali su singole semisezioni con mini sfollamenti (di circa 23/24 detenuti) saranno ristrutturate tutte le sezioni e relativi servizi igienici e docce.
I lavori interesseranno il profilo igienico-sanitario e saranno finalizzati ad impedire le attuali pesanti propagazioni di umidità e muffe nei locali annessi alle stanze detentive, dovute a scarsa areazione – spiega Pagani che incalza – bisogna intervenire immediatamente anche sull’automatizzazione e sulla vigilanza con videosorveglianza e soprattutto occorre implementare il personale di Polizia Penitenziaria – conclude il sindacalista – bisogna fare il punto sulla situazione degli organici, sulle dotazioni di automezzi e tecnologie, sulle organizzazioni del lavoro, altrimenti gli sforzi economici saranno inutili, bisogna convincere il Governo Conte che l’urgenza è costruire in tempi record un nuovo carcere a Savona, dimostrando come ex Ponte Morandi che quando si vuole le cose si fanno e anche in poco tempo”.