Alle porte di una nuova stagione floricola che va da novembre a maggio, oggi i vertici del Mercato dei Fiori di Valle Armea a Sanremo hanno fatto il punto della situazione non riuscendo a nascondere la loro soddisfazione e fiducia nel futuro del comparto.
Sono i numeri che parlano e che raccontano di un boom fatto registrare durante l’esercizio novembre 2020 – maggio 2021 con un incasso da parte dei produttori vicino ai 10 milioni di euro, per la precisione 9.763.336 (asta + deposito), con un incremento vicino addirittura al 60% rispetto alla precedente stagione che aveva chiuso con un incasso di ‘soli’ 6.059.514 anche a causa dell’esplosione della pandemia ai primi di marzo 2020. Percentuale che scende appena sotto il +50%, se rapportata all’annata 2018/19 che senza emergenze sanitarie aveva portato 6 milioni e 663mila euro nelle tasche dei floricoltori.
Questi numeri confermano che il Mercato Fiori sanremese rappresenta il più importante centro di produzione e commercializzazione floricola dell’Europa meridionale e del bacino del Mediterraneo. Impressionante il numero di varietà di fiori recisi e verde ornamentale che viene trattato su quel mercato, numero che arriva a ben 300 specie diverse, se si pensa che per esempio solo tra le rose ne esistono una ventina di tipi diversi.
Quello che solo pochi anni fa sembrava un settore che viveva, sopravviveva, solo grazie ad uno sbiadito ricordo del bel tempo che fu, oggi vede circa trecento aziende commerciali che operano nella mega-struttura di Valle Armea. Un centinaio di loro si occupano di esportazione e rivolgono le loro attenzioni, e ovviamente i prodotti, principalmente verso Germania, Olanda (che resta comunque il principale centro floricolo d’Europa e forse del mondo), Francia, Svizzera, Russia, Gran Bretagna, Austria, Stati Uniti, Belgio, Giappone e Svezia. Le specie più gettonate sono ranuncoli, ginestra, ruscus, mimosa, e sono 90 milioni all’anno i vasi con piante che vengono venduti.
La gestione del Mercato Fiori di Sanremo ha anche qualche possibilità di investire per migliorare il lavoro dei suoi fruitori, come la creazione di una nuova cella-frigo di 300 metri quadri, e ha lanciato e imposto a tutti i suoi prodotti la confezione in un sacchetto di plastica trasparente con il brand ‘Mercato dei fiori Sanremo’ e relativo logo. Ora si percepisce anche un senso di appartenenza tra operatori e produttori che prima forse non c’era e che invece da qualche anno si consolida sempre più anche grazie al nuovo corso imposto riguardo i termini di pagamento della merce, termini ridotti a 30/40 giorni dal conferimento e che hanno rasserenato l’ambiente.
Nel video-servizio a inizio articolo le dichiarazioni di Lucia Artusi assessore alla Floricoltura a Palazzo Bellevue, Andrea Gorlero presidente di Amaie Energia, Mauro Albanese membro del Cda di Amaie Energia e Franco Barbagelata direttore del Mercato Fiori di Sanremo.