Costruito tra il 1682 e il 1692, l’oratorio di Nostra Signora dell’Annunziata – conosciuto localmente come oratorio del Santo Cristo – si trova nella piazza centrale di Santo Stefano al Mare, di fronte alla chiesa parrocchiale.
L’interno è a una sola e alta nave voltata e ha conservato il carattere secentesco, mentre sulla cantoria è collocato un pregevole organo realizzato nel 1861. Lungo le pareti della navata e del presbiterio si trova una serie di banchi lignei.
Sull’altare maggiore, sistemato nel 1927, si staglia l’Annunciazione, un gruppo statuario in marmo datato 1693, mentre sopra la nicchia centrale è collocata una Pietà, opera attribuibile a Ludovico Brea.
Il tratto distintivo della chiesa è senza dubbio la cripta, che racchiude un crocifisso ligneo policromo di fattura ligure di fine ‘400, custodito in un altare marmoreo neoclassico del 1839.
La storia dell’oratorio è strettamente legata a quella della Confraternita di Nostra Signora della Misericordia. La comunità di Santo Stefano al Mare lega infatti la fondazione della confraternita all’arrivo di un gruppo di monaci Benedettini che, poco prima del Mille, giunsero in queste terre portando con sé il crocifisso che oggi è racchiuso nella cripta. Intorno a questo edificio si sviluppò quindi la storia delle confraternite maschile e, in seguito, anche femminile.
“Questa chiesa è molto cara alla popolazione perché era la chiesa costruita dalla confraternita, che è nata in un momento di crisi del popolo cristiano per rinvigorire la fede – spiega il parroco Don Umberto Toffani. – La chiesa, come luogo di culto, è stata costruita in una maniera tipica dell’epoca, con la caratteristica cripta. È stata edificata con la partecipazione di tutta la popolazione, in un’epoca barocca ma con uno stile sobrio: rappresenta infatti uno stile estremamente sobrio di barocco ligure“.