È stato approvato questa mattina dall’assemblea dei sindaci il bilancio 2018 di Rivieracqua, la società pubblica creata per gestire il servizio idrico integrato nel Ponente ligure. Un passaggio fondamentale e importantissimo per la società che il 10 settembre siederà davanti ai giudici per l’udienza del concordato preventivo.
Il presidente di Rivieracqua, Gian Alberto Mangiante, spiega: “Il bilancio 2018 chiude con una perdita di circa 2 milioni, in netto miglioramento quindi con il bilancio 2017 che chiudeva con una perdita di 6 milioni di euro. Ma l’aspetto fondamentale è che l’approvazione consente di cominciare dei percorsi amministrativi da parte dei Comuni principali, Sanremo e Taggia, che porteranno entro la data del 10 settembre la deliberazione del conferimento di, rispettivamente, Amaie e Secom in Rivieracqua. Questo darà le giuste aspettative al tribunale per evitare il fallimento.”
Un chiaro segno, quindi. Una scelta e un atto politico ben chiaro e condiviso dai sindaci.
“Finalmente c’è stata un’unione di intenti tra i sindaci,” commenta Mario Conio, sindaco di Taggia. “Il sindaco di Sanremo Biancheri e io ci siamo presi l’impegno di portare il conferimento in consiglio comunale nei prossimi giorni. Ora andiamo avanti nel rispetto dei cittadini e delle aziende creditrici,” aggiunge.
Alberto Biancheri dichiara: “Oggi abbiamo portato a termine un percorso importante e abbiamo dimostrato con chiarezza le nostre intenzioni di sindaci approvato a grande maggioranza il bilancio 2018.”
“È il segnale politico che ci si aspettava da tempo,” commenta Armando Biasi della commissione tecnica di Rivieracqua, presieduta da Giacomo Chiappori, e sindaco di Vallecrosia.
“Gli impegni presi dal sindaco Biancheri (Sanremo) e dal sindaco Conio (Taggia) testimoniano la volontà di difendere fortemente la società pubblica.”
Un passo quindi fondamentale che chiarisce anche un altro aspetto non secondario: la volontà di mantenere la società pubblica, diversamente da quanto ipotizzato da altri sindaci: emblematica l’assenza questa mattina del sindaco di Imperia Claudio Scajola che da tempo propone l’ormai soprannominato “piano b” con l’entrata dei privati nella società. Possibilità accennata anche dal presidente della Regione, Giovanni Toti, assieme alla decisione di commissariare l’ato idrico provinciale con l’arrivo a breve di un commissario.
“La regia deve rimanere in mano ai sindaci che rappresentano in mano questo territorio. Chiederemo a breve un confronto con il presidente Toti e il designato commissario proprio per dare l’indirizzo che noi vogliamo sia portato avanti. L’ipotesi di partenariato con un socio privato non sono all’ordine del giorno,” commenta Conio.
Armando Biasi aggiunge: “Il territorio è ben rappresentato dai sindaci e diventa fondamentale e necessario trasferire al commissario gli obiettivi di indirizzo strategici.”
Come spiegato dal sindaco di Diano Marina, anche presidente della commissione tecnica, Giacomo Chiappori, verrà quindi chiesto al commissario che vengano portati avanti gli atti idonei per il conferimento anche dei gestori cessati: Amat, Aiga e 2i Rete Gas. Passaggio fondamentale inserito nel piano concordatario.
“Nel momento dell’omologa del concordato ci sarà il conferimento di tutte le società: sia dei gestori correnti (Amaie e Secom) sia dei gestori cessati (Amat, Aiga e 2i Rete Gas). Questo è l’elemento di novità previsto dalle nuove linee concordatarie riconoscendo gli indennizzi a quest’ultimi tre gestori. Solo così si potrà andare al raggiungimento della tariffa unica d’ambito che è l’obiettivo per il quale Rivieracqua era stata costituita nel 2013,” spiega il presidente Mangiante.
L’ultimo passaggio sarà quello di una gestione più snella della società. Questa mattina è anche stato presentato il nuovo statuto con la trasformazione da società consortile per azioni a società per azioni. “Un altro passaggio importante perché rappresenta il contenitore in cui tutti questi gestori, correnti e cessati, conferiranno i loro impianti,” conclude Mangiante.
Nel video servizio di Riviera Time le interviste complete ai sindaci Conio e Biasi e al presidente Mangiante.