Cartellino rosso per Sanremo. Esagerato? Forse, però i “cugini” e vicini di casa di Ospedaletti (sindaco Cimiotti) e Ventimiglia (sindaco Di Muro), non sul fronte delle manifestazioni milionarie, internazionali, eccezionali, miracolose quale è il Festival della canzone o spettacoli “sold ot shows” in quasi tutte le piazze del mondo la notte di Capodanno, per capirci, ma ugualmente simbolici, affollatissimi, importanti turisticamente, sportivamente parlando, hanno battuto 3 a 0 la grande Matuzia. Incredibile, ma vero: anche quest’anno Palazzo Bellevue, al contrario dei due Comuni limitrofi, nonostante il nutrito e allargato team di addetti stampa, consigliori, ha dimenticato in soffitta il cimento invernale. Cancellato, nonostante il grande successo sempre ottenuto da oltre mezzo secolo.
PerchĂ©? Colpa ancora del Covid? Tantissimi residenti e vacanzieri se lo chiedono. Nessuno lo ha spiegato, nessuno ha pronunciato un veniale “mea culpa”. Carissimi big sanremesi, pubblici amministratori, politici, imprenditori, operatori turistici matuziani e “foresti” per dirla alla genovese, auguriamo “con il cuore e con la mente” come cantava applauditissimo Julio Iglesias nei suoi anni d’oro, un brillante, sereno Anno Nuovo, un super 2025. Tante, troppe però sono le cose urgenti e necessarie da fare, da cambiare a Sanremo, per chi ci abita, per chi ci viene in vacanza. Permetteteci alcune innocue riflessioni. All’improvviso vi è venuto freddo? Vi si è gelato il sangue? Vi siete messi la maglietta di lana? Vi siete addormentati nel bosco?
Tutto nasce da quanto scritto la settimana scorsa da La Stampa: si legge, se non interpretiamo male, che molti di voi, cadendo dal pero, avrebbero appreso solo dal documentato articolo del quotidiano torinese, di cui orgogliosamente sono stato redattore, inviato, giornalista professionista per quasi 30 anni, che a Sanremo anche quest’anno non si svolgerĂ lo storico, affollato, glorioso, sportivo, coraggioso “Cimento invernale-Orsi polari“. Nuovo stop al primo tuffo e bagno in mare del nuovo anno, in pieno inverno, nonostante giornate miti, solari, temperatura amiche. Manifestazione blasonata inventata nel 1973 da un grande personaggio, intelligente, ardito, visionario di Sanremo, Aristide Vacchino, il patron, l’uomo che ha voluto, fondato, costruito il Teatro Ariston, sede, location, tempio del festival. Ironia della sorte a rendere ancora piĂą inimmaginabile l’accaduto che il commendator Vacchino nel 1973 quando realizzò il sogno del “cimento invernale in mare” era anche presidente della “Canottieri Sanremo” e che questa questa plurimedagliata associazione sportiva da allora ha sempre organizzato l’applaudito evento turistico del bagno, dei tuffi nel Mediterraneo il primo giorno di ogni anno. Una festa che ha sempre attirato, coinvolto intere famiglie, bambini, giovani, coppie, papĂ , mamme, nonni, sportivi o semplici amanti del mare, residenti o vacanzieri arrivati da mezza Europa. Dopo la nuotata per tutti lenticchie, zamponi, frutta, la sardenaira, vino locale, dolci, specialitĂ di Sanremo e della Riviera dei fiori.
Quest’anno, il 1° gennaio 2025 doveva svolgersi, avendo saltato il periodo Covid, la 52esima edizione. Invece… Sia negli studi televisivi di Riviera Time, sia a L’Eco della Riviera, sia per strada, moltissime persone chiedono perchĂ© anche quest’anno, con la nuova amministrazione, con il nuovo sindaco Mager, con tanti altri assessori e consiglieri rieletti, riconfermati a Palazzo, il cimento invernale non si è fatto, è saltato. La questione ha acceso domande, generato risposte, commenti, alcuni azzeccati, altri da dimenticare. Stupisce, lo ripetiamo, che molti pubblici amministratori abbiano detto con nonchalance che non sapevano che il 1° gennaio 2025 il cimento non ci sarebbe stato. Poeti, personaggi mitici come Dante, Badoer, ignoti ed illuminati autori di antichi e sempre verdi proverbi come di “un bel tacer non fu mai scritto” si gireranno nella tomba. Dimenticare è umano, ma per chi governa, per chi amministra un Comune da tempo, chi ha assunto consiglieri, tecnici & C. non può far finta di nulla anche perchĂ© l’articolo giustamente riporta interviste, nomi che non si comprende come abbiano fatto a dimenticare la manifestazione. Partendo dai personaggi direttamente interessati, compreso il sindaco Alessandro Mager, che ha anche partecipato anni fa al cimento, si è tuffato nel mare di fronte a Corso Imperatrice. Idem per Sergio Tommasini, presidente della Canottieri organizzatrice con gli “Orsi polari” da mezzo secolo del cimento, attuale presidente di una delle societĂ pubbliche piĂą importanti di Sanremo. Alessandro Sindoni, avvocato, ex assessore al Turismo negli anni passati, rieletto pochi mesi fa e rinominato assessore al Turismo di Sanremo. Walter Vacchino, patron con la sorella e famiglia dell’Ariston, figlio dell’inventore del cimento nel 1973. Non si possono ignorare le dichiarazioni del senatore Giovanni Berrino e del neo assessore al Turismo della Regione Liguria, Luca Lombardi, entrambi di Fratelli d’Italia e sanremesi Doc. Lombardi addirittura ha dichiarato che da anni fa il bagno in inverno e che “in ognuno di noi può nascondersi un cimentista”. L’assessore Sindoni, che dopo aver ammesso delusione, di non sapere che…, ha dichiarato al quotidiano di Torino “mi impegno a mettere il dossier del cimento sulla mia scrivania affinchĂ© il rito non vada perso nel futuro”.
Insomma chi doveva non sapeva, tutti però sottoscrivono che il cimento invernale è un avvenimento importante per il turismo, per il commercio, per gli alberghi, ristoranti, pizzeria, boutique. Sia tra le migliori pubblicitĂ per dimostrare al mondo che se ovunque il tempo è brutto, il clima fa danni, c’è tempesta, invece a Sanremo Orsi Polari, Canottieri e cimentisti possono fare tuffi e prendere felici la tintarella come in nessun altro punto del globo. Insomma per dirla con il senatore Berrino oltre lo slogan storico di Pippo Baudo “PerchĂ©Â Sanremo è Sanremo” iniziare a proporre e lanciare pure tre nuove parole: “Sanremo: mare d’inverno”. PerchĂ©Â no? Tutto ok? Forse sì, forse no. Il dubbio lo offrono ancora alcune notizie: ieri 10 coraggiosi, maschi e femmine, in costume hanno fatto il cimento tuffandosi a Sanremo. Si tratta del gruppo “Nuotatori Vagabondi”, tutti volontari spinti da goliardia e, perchĂ© no, dal buon senso, per dare gratuitamente una mano a mantenere in vita la brillante idea del secolo scorso del commendator Aristide Vacchino e della Canottieri. Se è così, bravi, grazie di cuore. Qualunque sia la realtà è necessaria un’autocritica vera, sincera, da parte di chi amministra la cittĂ , di chi ha leve del potere. Quanto è accaduto non deve essere sottovalutato. Non sono barzellette. Dobbiamo capire che solo la veritĂ potrĂ salvarci. La vita non è un film, un telefonino, un computer, Facebook, TikTok, Safari e via cantando. Viva i cimenti invernali anche se gli orsi polari sono stati dichiarati “specie in estinzione”.