I Martedì Letterari del Casinò di Sanremo, curati da Marzia Taruffi, proseguono con un calendario denso di appuntamenti che nel mese di aprile portano all’attenzione dell’affezionato e numeroso pubblico testi e scrittori di chiara fama internazionale.
Daniele Biello – “Il Puzzle“
Martedì 1° aprile alle ore 16.30, nel teatro dell’Opera del Casinò, Daniele Biello presenta il saggio Il Puzzle. L’incerto gioco della guerra tra istituzione e percezione (La Vela). Partecipa Walter Vachino. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Proudhon pensava che, della guerra, tutti “hanno una certa idea, alcuni per essere stati testimoni, altri per averne letto molte relazioni, parecchi per averla fatta”. L’osservazione sopra riportata rappresenta il fulcro di un problema. Per quante definizioni possano essere date della guerra, tutte vengono sopravanzate dalla personale percezione del fenomeno, come se questo fosse un’idea innata tra gli uomini. Così ci si trova sgomenti davanti all’enormità della mole dei lavori sviluppati da studiosi di tutte le epoche, che cercano di determinare e definire la natura di questo fenomeno. Da sempre l’intellettuale si è interrogato sull’essenza della guerra. Perché questo è accaduto? La tesi di questo lavoro è che la guerra, unico tra i fenomeni sociali, ha il crisma della “totalità”. Essa travolge e assorbe integralmente tutti quanti la incontrino, fosse anche solo su un piano intellettuale o, più superficialmente, percettivo. Questo lavoro non può certo fornire risposte a nessuno in merito ai problemi posti, ma solo insinuare nuovi dubbi e incertezze.
“Analizzare i fenomeni complessi è come cercare di completare un grande puzzle e ci si accorgesse che, nel momento di sistemare l’ultima tessera, questa non avesse la forma e la misura adatta a completare l’opera. Allo studioso possono, solo, essere di consolazione le parole di Spinoza: ‘Sedulo curavi humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari sed intelligere'” (Daniele Biello).
Daniele Biello è nato a Genova nel 1960, formatosi all’Università di Genova, è stato visiting scholar (1993) presso la Elliott School of International Affairs della George Washington University. Da 35 anni si occupa di gestione di politiche culturali. È autore di monografie e saggi di storia americana, di storia militare, di relazioni internazionali e di ambito politologico. Ha collaborato con testate come l’Occidentale e il Dubbio; attualmente collabora con il Giornale (Piemonte-Liguria) e con Atlantico quotidiano, occupandosi delle materie sopra descritte, oltre che di attualità politica e di politica culturale.
Vittorio Coletti – “Figure della crisi. Vol. 2“
Martedì 8 aprile alle ore 16.30, il prof. Vittorio Coletti, premio “Semeria” alla Carriera, presenta l’opera Figure della crisi. Vol. 2 (Il Canneto editore).
L’opera affronta i problemi istituzionali e i drammi privati che caratterizzano due ruoli chiave della società moderna. Attraverso una narrazione che intreccia saggio e fiction, il libro esplora il mondo della giustizia e quello dell’istruzione universitaria, coniugando radicali mutamenti collettivi e crisi personali. Una pm, travolta dalle ansie familiari, misura sulla propria pelle la sua distanza dal giustizialismo crescente delle Procure e dal protagonismo mediatico di certi colleghi; un professore in pensione cerca di capire le ragioni del suo misterioso tentativo di suicidio riflettendo sul crollo della cultura umanistica e dello stile.
Linguista e lessicografo, è ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università di Genova; ha pubblicato, tra l’altro: Il linguaggio letterario (Zanichelli, Bologna, 1978); Momenti del linguaggio poetico novecentesco (Il Melangolo, Genova 1978); Parole dal pulpito (Marietti, Casale 1983); Italiano nel tempo (Librex, Milano 1987); Italiano d’autore (Marietti, Genova 1989). Con Einaudi ha invece pubblicato Storia dell’italiano letterario (“Piccola Biblioteca Einaudi” 1993, 2000) e Da Monteverdi a Puccini (ultima edizione 2017).
Comandante Alfa – “Liberate gli ostaggi”
Il 15 aprile, nel teatro dell’Opera, nell’ambito del ciclo “La Cultura della legalità”, il Comandante Alfa presenta Liberate gli ostaggi. L’esordio del Gis. L’assalto al supercarcere di Trani (Longanesi).
Nel tardo pomeriggio del 29 dicembre 1980, un elicottero AB-205 sorvola il supercarcere di Trani con a bordo una squadra di uomini del Gis, il neonato Gruppo Intervento Speciale dell’Arma dei Carabinieri, alla sua prima azione. Tra i volti nascosti dal mephisto, c’è anche quello del Comandante Alfa. Si tratta di un vero e proprio battesimo del fuoco: dopo un tentativo di evasione, un gruppo di brigatisti ha preso in ostaggio diciotto agenti di custodia asserragliandosi nel reparto di massima sicurezza del penitenziario. Al grido di “Più sudore meno sangue!” gli uomini del Gis intervengono, consapevoli di avere carta bianca ma di dovere agire nel rispetto della legge e della vita umana, come hanno solennemente giurato all’Arma. In queste pagine, oltre alla prima missione, punto di svolta imprescindibile per la sua carriera e la sua esistenza, il Comandante Alfa racconta anche le tante difficoltà e il duro e sofisticato addestramento che accompagnarono la nascita del Gis. Attraverso le voci di coloro che li vissero in prima persona e grazie a una ricca documentazione, Liberate gli ostaggi offre poi uno spaccato degli eventi più tragici degli anni di piombo: le morti, le bombe, i rapimenti, la paura e l’infaticabile impegno delle forze dell’ordine per contrastarli. Perché proprio battersi contro il male, proteggere gli altri e difendere la legge è ciò che ha dato senso alla vita del Comandante.
Il Comandante Alfa è uno dei fondatori del Gis (Gruppo Intervento Speciale), reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri. Alle sue spalle ha un curriculum militare impressionante: Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare; Medaglia Afghana Loya Jirga consegnata dal presidente Hamid Karzai per l’Operazione Corona; Croce Commemorativa per l’Attività di soccorso internazionale in Iraq; Croce Commemorativa per il Mantenimento della pace in Afghanistan, Croce d’Oro al merito dell’Arma dei Carabinieri. Ha ricevuto elogi militari per le sue varie missioni, tra cui: Kabul (Afghanistan); Missione IFOR e Missione SFOR Mostar (Bosnia Erzegovina); Missione Antica Babilonia Nassiriya (Iraq); Missione NTM – I Baghdad (Iraq); numerosi i suoi riconoscimenti istituzionali: Commendatore al Merito della Repubblica Italiana; Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; Ufficiale Ordine Merito della Repubblica Italiana; Cavaliere Ordine Merito della Repubblica Italiana. Ha pubblicato con Longanesi i libri Cuore di rondine (2015), Io vivo nell’ombra (2017), Missioni segrete (2018), Dietro il mephisto (2020) e Parola d’ordine: proteggere (2022), che hanno avuto tantissimi lettori.
Michelangelo Pistoletto – La formula della Creazione
Mercoledì 16 aprile alle ore 18.00, in collaborazione con Fondazione Pistoletto – Cittadellarte, Michelangelo Pistoletto, candidato al Nobel per la Pace, illustra La formula della Creazione. Dialoga con l’autore il prof. Fortunato D’Amico. Interviene Franco Scepi.
Nel suo nuovo libro, edito da Cittadellarte Edizioni a dicembre 2022, Michelangelo Pistoletto racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la Formula della Creazione. Da lui stesso chiamata anche Formula della Vita.
Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato.
Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto ci offre l’opportunità di riconsiderare i cardini della nostra esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte. È il libro che volta pagina. La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana. È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.
Paolo Gulisano – “Quel cristiano di Guareschi”
Giovedì 24 aprile alle ore 16.30, nel teatro dell’Opera, in collaborazione con il Serra Club, Paolo Gulisano presenta Quel cristiano di Guareschi (Ancora Editore).
Guareschi è stato un grande scrittore cattolico, direi il più grande (anche se a lungo sottovalutato o incompreso) scrittore cattolico italiano del Novecento. Paolo Gulisano spiega molto bene, in queste pagine, come e perché Guareschi vada annoverato tra i migliori narratori cattolici, sulla scia di Manzoni e non solo. La singolarità della grandezza di Guareschi sta nel fatto che la sua profonda sensibilità religiosa, perfino la sua perfetta ortodossia, non venivano da studi di teologia – che Guareschi mai ha seguito – né da frequentazioni clericali, che non risulta abbia avuto e che anzi credo abbia accuratamente evitato. Tutto quel che sapeva, e che poi ha trasmesso, Guareschi l’ha respirato misteriosamente qui nella Bassa. Tutta la sua teologia è stata l’inginocchiarsi di fronte al quadretto miracoloso della “Madonna dei Prati” e lo stare in silenzio ad ascoltare un crocifisso. Credo che per capire il cristiano Guareschi si debba venire qui, vedere questo santuario, osservare i suoi ex voto, fissare quel quadretto. (dalla prefazione di Michele Brambilla)
Paolo Gulisano, nato a Milano nel 1959, è medico di professione e scrittore per passione. Ha al proprio attivo più di trenta volumi di saggistica, dedicati prevalentemente ad autori e temi della letteratura fantastica, dai cicli arturiani a Mary Shelley, Herman Melville, Oscar Wilde, e ai grandi autori della narrativa dell’immaginario come C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien, di cui è considerato uno dei maggiori esperti, a cui ha dedicato il volume Tolkien. Il mito e la grazia (Àncora, 2001). È studioso della storia e della cultura delle Isole Britanniche, e ha scritto di san Tommaso Moro, di G.K. Chesterton, del cardinale Newman. Profondo conoscitore del mondo celtico, ha pubblicato libri sulla storia della Scozia e dell’Irlanda, tra cui Colombano. Un Santo per l’Europa (Àncora, 2007) e L’Isola del Destino (Àncora, 2004).
Matei Vișniec – “Il venditore di incipit per romandi”
Martedì 29 aprile alle ore 16.30, nel teatro dell’Opera, incontro con il drammaturgo Matei Vișniec. Illustra l’opera Il venditore di incipit per romandi (Voland). Collabora la prof. Francesca Rotta Gentile. Interviene la prof.ssa Sabrina Cipriano.
Durante una premiazione letteraria, l’affabile Guy Courtois, venditore di incipit che, a suo dire, ha fatto le fortune di Thomas Mann, Franz Kafka, Albert Camus e molti altri, lascia il biglietto da visita a uno scrittore in crisi. Fra i due s’instaura allora una fitta corrispondenza e prendono il via varie storie che procedono parallele o si intersecano: uno scrittore smarrito racconta la sua prima volta nel suggestivo Caffè dei Timidi e nella rinomata Casa degli Scrittori a Bucarest; una donna misteriosa, seduta fra i libri parlanti della libreria Verdeau a Parigi, trascrive la propria quotidianità… Bizzarri personaggi, apparentemente scollegati fra loro, si rincorrono in questo romanzo vertiginoso di singolare fascino.
Poeta, drammaturgo, romanziere, giornalista, è nato nel 1956 a Rădăuți, nel nord della Romania. Trasferitosi nel 1987 in Francia per sfuggire alla censura di regime, è diventato negli anni il secondo drammaturgo romeno dopo Ionesco a imporsi nel panorama teatrale europeo. Sindrome da panico nella Città dei Lumi, suo secondo romanzo, è stato tradotto in francese, russo, ungherese e bulgaro.
I Martedì Letterari proseguono sino a giugno e oltre. Il prossimo appuntamento è per giovedì 8 maggio alle ore 17.00. Alain Elkann presenterà il suo saggio Il silenzio di Pound (Bompiani). Partecipa il dott. Carlo Sburlati.