Il comitato spontaneo di residenti della frazione di Grimaldi di Ventimiglia, interviene in merito alla situazione di Piazza Angeli Custodi. Di seguito la nota stampa.
“Siamo il comitato spontaneo di residenti della frazione di Grimaldi di Ventimiglia, vogliamo portare alla vostra attenzione lo stato di degrado della Piazza Angeli Custodi.
Siccome non vogliamo passare per quelli che cercano di ingigantire un problema da niente, lasciamo volentieri la parola all’Ing. Paolo Coati, che nella Relazione Tecnico – illustrativa allegata al progetto definitivo per la messa in sicurezza della Piazza Angeli Custodi, emesso il 29 Novembre 2017, afferma quanto segue:
“La porzione di solaio a sbalzo adibita a marciapiede è interessata dal distacco di porzioni significative d’intonaco con successiva rottura del fondello delle pignatte. Il sopralluogo effettuato ha evidenziato per la quasi totalità della parte a sbalzo del solaio, il distacco delle cartelle di intradosso (fondelli) delle pignatte utilizzate nel solaio, l’ossidazione delle armature resistenti di acciaio ed il degrado del legante del calcestruzzo.
La causa principale dello stato di dissesto in essere è attribuibile alle variazioni igrometriche avvenute negli anni passati e dovute alle infiltrazioni di acqua per problemi nello strato impermeabilizzante del sovrastante marciapiede, peraltro evidenziato dalle macchie tutt’ora presenti.
Tali infiltrazioni hanno indotto un lento processo di invecchiamento progressivo degli intradossi creando fenomeni di:
– dilatazione nei laterizi e quindi tensioni aggiuntive che hanno scatenato il fenomeno dello sfondellamento di porzione di solaio (rottura della parete inferiore dei blocchi);
– ossidazione diffusa lungo lo sviluppo dei ferri di armatura con espulsione del copriferro che a sua volta ha creato una forzatura diretta sulla pignatta attraverso l’aletta della stessa, aggravandone il distacco con conseguente scadimento dell’efficienza del sistema.
In considerazione dell’avanzato stato di ossidazione dell’armatura, ed a seguito della verifica e delle valutazioni circa la sezione residua di acciaio in rapporto all’impegno statico che il solaio assume nel piano, si rende necessario procedere ad un intervento di messa in sicurezza dello stesso sia con rinforzo della componente resistente a trazione, sia con l’integrazione della sezione di armatura già presente, ma inficiata dalla riduzione di sezione”.
Preso atto di questo, noi ci limitiamo a osservare che:
– Sotto quella piazza e sotto quei marciapiedi che si stanno sfasciando e che perdono pezzi di intonaco di continuo ci abita gente;
– Sono passati oltre tre anni dall’emissione del progetto definitivo e non solo i lavori non sono partiti, ma non si ha nemmeno notizia dell’avvenuto affidamento o della gara d’appalto;
– Se il problema del marciapiede è dovuto alle “variazioni igrometriche” (cioè agli sbalzi di umidità che naturalmente si verificano durante l’anno) e alle “infiltrazioni d’acqua” (perché il marciapiede è rotto da almeno 10 anni in più punti) vuol dire che con il passare del tempo il problema tenderà ad aggravarsi, e quindi ci domandiamo se oltre al rischio di distacco di pezzi di intonaco e mattoni non ci sia anche il rischio di crollo di porzioni dell’intero marciapiede;
– I soldi sono già stanziati quindi non ci possono dire che non ci sono, e il progetto è stato approvato con la Delibera di Giunta n.6 del 23 gennaio 2018.
Siamo certi che il Sindaco conoscerà la sentenza della Corte di Cassazione n. 46400 del 4 Novembre 2015, che delinea la responsabilità penale per incidenti avvenuti in carenza di idonee misure in grado di preservare la sicurezza e l’integrità delle persone.
In poche parole risponde di omicidio colposo il Sindaco che abbia omesso di adottare un’ordinanza o comunque qualsivoglia altro atto e/o comportamento impeditivo dell’evento dannoso.
Il Comitato è pronto ad affiancare e supportare i cittadini che malauguratamente dovessero patire le conseguenze di un danno a causa della situazione evidenziata”.