Contrastare l’arrivo di turisti nelle seconde case con controlli mirati nelle vie cittadine e ai caselli autostradali. Questo il piano di sorveglianza e di intervento predisposto dai sindaci del Golfo dianese – Lina Cha, Giacomo Chiappori e Valerio Urso – che questa mattina si sono riuniti alla presenza dei comandanti della Polizia Municipale e del Luogotenente dei Carabinieri Umberto Salvatico.
Grazie a questi controlli congiunti, realizzati su strada dalla Polizia Municipale e dai Carabinieri presso i caselli autostradali, i sindaci del dianese mirano a scoraggiare i cosiddetti ‘furbetti’ delle seconde case, con un piano di intervento legittimato dal dpcm 22 marzo. Il decreto, entrato in vigore quest’oggi, vieta infatti a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.
“Ho sollecitato la proposta di estendere questo piano anche alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza – spiega il sindaco di Cervo Lina Cha. L’obiettivo è quello di comunicare le linee d’intervento anche ai sindaci del Piemonte e della Lombardia, regioni dalle quali proviene la maggior parte dei turisti titolari di seconde case in Liguria.
Per quanto riguarda il Comune di Cervo, sono diverse le iniziative messe in campo per contrastare la diffusione del coronavirus. “Stamattina ho firmato un’ordinanza per facilitare lo smart working ai dipendenti della pubblica amministrazione – prosegue Lina Cha. – Oltre a questo, nei giorni scorsi si sono svolte le operazioni di sanificazione degli edifici comunali e delle strade cittadine, compreso il centro storico. In via preventiva, sono state rese inaccessibili alcune zone del borgo che possono costituire luogo di ritrovo e quindi di assembramento”.