Si sta svolgendo in questi giorni la 60esima edizione del Torneo Internazionale di Scacchi di Imperia. Una tradizione decennale portata avanti dal Circolo Scacchistico di Imperia.
“È il torneo più antico che con scadenza annuale viene effettuato in Italia. Uno dei più longevi in Europa. Il torneo di Imperia è citato nelle riviste specializzate di tutto il mondo; e gli scacchisti nel mondo sono milioni,” spiega Giovanni Barbagallo, presidente del circolo imperiese.
Il circolo ormai da molti anni si occupa di diffondere questo gioco e la cultura degli scacchi nel Ponente ligure. “Dagli anni ’50 abbiamo fatto opera di divulgazione e a Imperia sono tantissime le persone che sanno giocare a scacchi grazie a noi,” continua.
Assieme alla politica, gli scacchi sono la grande passione di Giovanni Barbagallo, che oltre ad essere presidente del circolo è anche esponente del PD e attualmente consigliere regionale.
“Io ho iniziato da piccolo. Ho giocato tanto da giovane e a volte riesco a trovare il tempo per qualche torneo. È un gioco molto bello e affascinante che racchiude tanti aspetti diversi: dal fatto che si perde nella notte dei tempi, all’esoterismo, fino al ragionamento matematico. È un gioco che se ti prende è molto appassionante,” spiega Barbagallo.
Ma quello su cui Barbagallo vuole concentrare l’attenzione è l’aspetto educativo: “Mi ha molto aiutato nella vita. Io da ragazzo ero impulsivo e ho imparato a diventare più riflessivo. Gli scacchi ti insegnano che prima di prendere una decisione bisogna riflettere a lungo, mettendosi anche nei panni del tuo avversario, prevedendo le sue mosse. E soprattutto ti insegna che, quando una mossa è fatta, non si torna più indietro.”