Si celebra oggi 26 giugno in tutto il mondo la giornata contro la diffusione e il consumo di droga. Un parere autorevole su questo fenomeno da qualche tempo sottovalutato a livello mediatico, ce lo fornisce Marco Boeri presidente della cooperativa che gestisce il centro di solidarietà L’Ancora.
Lo incontriamo all’interno della nuova sede a Sanremo in piazza San Siro.
“La diffusione e la dipendenza da droga non è molto cambiata rispetto al passato ma l’allarme sociale invece è decisamente diminuito come se la società civile avesse ormai ‘digerito’ e dato per scontata questa eventualità. E mentre ci si preoccupa di meno, sul mercato si moltiplicano le sostanze tossiche e dopanti al punto che ci si sente dentro ad una sorta di marketing del prodotto droga invece che nel suo aspetto sociale e delinquenziale”.
“Al giorno d’oggi la droga muove interessi pazzeschi – spiega Boeri – si può acquistare anche su internet magari nascosta dietro etichette che ne esaltano gli effetti benefici. Non tutte creano dipendenza fisica ma molto spesso psicologica. Ad esempio, il famoso Vicodin le cui virtù antidolorifiche sono state rese famose nel mondo dalla serie tv ‘Doctor House’ è un medicinale ma resta un oppiaceo che si è rapidamente diffuso negli Usa anche tra i giovani perché oltre un certo dosaggio induce lo sballo e purtroppo veicola verso un consumo sempre maggiore indirizzando i più deboli verso l’eroina”.
“A livello locale – dice il presidente de L’Ancora’ – noi ci occupiamo di persone che ci vengono inviate dal Servizio Sanitario per avviarle ad un percorso riabilitativo che riguarda la dipendenza da droga ed effetti psichiatrici connessi. Rispetto al passato l’età media si è alzata e riguarda in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni. Prima in quel mondo c’era più microcriminalità, oggi lo spaccio è più occulto e sovente in mano a comunità straniere che sono poi il braccio operativo di organizzazioni molto più importanti. C’è un po’ di tutto sul mercato ma in particolare da noi gira tanta cocaina che costa decisamente meno che in passato, e poi la cannabis che si procura clienti anche tra i banchi delle scuole medie”.
“Nei nostri due centri provinciali – spiega – Villa Fanny a Imperia e Riviera Flowers a Ventimiglia ci occupiamo di una cinquantina di persone e sono tutti di sesso maschile purtroppo. In passato abbiamo avuto situazioni miste ma che hanno creato difficoltà nonostante il numero esiguo di ragazze. In Liguria però ci sono centri che accolgono solo persone di sesso femminile comprese mamme con figli”.
“Sulla proposta di legalizzazione della cannabis dico che l’aspetto sicuramente positivo riguarda tagliare fuori la criminalità che incassa miliardi dallo spaccio. Ma penso anche che gli alcolici in Italia sono legalizzati eppure il numero di alcolizzati cronici sia superiore a quello dei tossicodipendenti. Quindi se si vuole agire lo si faccia ma con grandissima prudenza e attenzione sapendo che quella non sarebbe la soluzione del problema dipendenza”.
“Vorrei chiudere – dice Marco Boeri – dicendo che la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche della quale fa parte L’Ancora lancia oggi il suo slogan ‘Mai più invisibili’ sia per chi opera in questo settore sia per chi è caduto nella trappola della dipendenza. Questo tema deve tornare ad essere affrontato seriamente dalle istituzioni”.