Un consiglio? Non andate in Francia oggi.
Quella odierna è una giornata di passione in tutto l’esagono, compresa la vicina Costa Azzurra. Lo sciopero totale del settore trasporti per protesta contro la riforma pensionistica sta paralizzando la vita dei transalpini, alle prese anche con cortei e manifestazioni. A Nizza, il corteo di stamattina avrebbe radunato addirittura 20mila persone secondo le prime stime, anche se qualcuno riduce questi numeri di oltre la metà.
I dati certi sono che nessun tram sta circolando, pochissimi bus, un treno su 10 e almeno il 20% dei voli sono stati cancellati. Le conseguenze, con effetto domino, sono ricadute sulle scuole che sono state quasi tutte chiuse anche per la protesta dei docenti, la produzione elettrica è al palo, le consegne dei carburanti sono ferme, persino il quotidiano cartaceo Nice Matin non è uscito nelle edicole.
Le proteste per l’annunciata riforma pensionistica riguardano l’intenzione del Governo di far lavorare di più i cittadini francesi, alzando la soglia minima pensionistica da 62 a 64 anni, pur con varie differenze caso per caso. Ancora una volta si finisce così per provare un certo imbarazzo, se non proprio vergogna, per quello che succede ai pensionati in Italia, spesso additata come esempio negativo dai governi di mezzo mondo per come vengono trattati i nostri ex lavoratori a riposo.