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L’aria del Frantoio Roi di Badalucco è impregnata del profumo dell’olio nuovo, un aroma che inebria e riaccende il fervore tipico della raccolta delle olive. Paolo Boeri di Olio Roi, da anni impegnato a tramandare la tradizione frantoiana della famiglia, racconta con entusiasmo l’inizio di questa stagione che si preannuncia eccezionale: “Quest’anno è un’annata davvero fortunata, sia per la quantità sia per la qualità delle olive. Dopo tre anni di produzione scarsa, finalmente siamo davanti a un’annata positiva, con frutti sani, grandi e belli”.

Le parole di Paolo Boeri

Il Frantoio Roi ha riaperto le sue porte il 2 ottobre, anticipando di due settimane rispetto alla tradizione, per assicurare la qualità ottimale dei frutti. “Quest’anno abbiamo deciso di aprire il frantoio con anticipo per raccogliere le olive prima che maturino troppo e offrire il meglio ai nostri clienti. Sebbene la resa iniziale sia stata bassa, e i costi più alti, confidiamo che con l’avanzare della stagione il contenuto di olio aumenti, riducendo i costi di produzione”, ci ha spiegato Boeri. 

“Questa è un’annata felice per i frantoiani”

Dopo anni difficili, in cui siccità e maltempo avevano ridotto drasticamente la produzione, quest’anno sembra finalmente che il meteo abbia dato il suo contributo. “Avevamo temuto che le piogge primaverili danneggiassero l’impollinazione, ma alla fine il clima ci è stato favorevole”, ha proseguito Paolo. 

Il Frantoio Roi 

Il Frantoio Roi si distingue anche per l’uso di macchinari moderni e completamente in acciaio, che garantiscono processi puliti e veloci, essenziali per ottenere un olio di alta qualità. “Negli anni, abbiamo rivoluzionato il processo di lavorazione. Oggi siamo in grado di lavorare in tempi più rapidi, garantendo una qualità elevata. È una filosofia che adottiamo non solo per la nostra produzione ma anche per i clienti terzi che scelgono il nostro frantoio per trasformare le loro olive”, ha raccontato Paolo.

Per chi volesse è possibile anche visitare il frantoio. “Abbiamo il negozio operativo dal lunedì al sabato con l’olio nuovo, e per chi fosse curioso di vedere da vicino il processo, il frantoio è aperto: si può assistere alla lavorazione e respirare la vera atmosfera della produzione“, ha concluso Boeri.

Il profumo dell’olio nuovo, l’entusiasmo della raccolta e l’innovazione tecnica sono elementi che fanno del Frantoio Roi un esempio virtuoso di tradizione e qualità, pronto a portare sulle tavole dei consumatori un prodotto d’eccellenza. 

Il ‘Ghe semu, franzemu!’ risuona come un augurio di buon auspicio per una stagione che promette di essere memorabile.

L’intervista integrale a Paolo Boeri nel video-servizio a inizio articolo.