Neve a bassa quota e ghiacciate notturne: anche la Liguria è stata messa in ginocchio nelle ultime 48 ore dall’ondata di maltempo proveniente dalla Siberia.
I cambiamenti climatici repentini con passaggi da temperature primaverili a ghiacciate improvvise, e il transito da periodi siccitosi ad eventi alluvionali, sono purtroppo ormai una realtà che si manifesta sempre più spesso, con pesanti conseguenze sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro.
Nella giornata di ieri anche la Liguria, in particolare la zona del ponente (province di Savona ed Imperia), è stata duramente colpita e ha subito gravissimi danni, tanto da spingere la Federazione di Coldiretti Liguria a chiedere immediatamente alla Regione di proclamare lo stato di calamità naturale, in modo particolare per le aziende orticole e florovivaistiche locali.
“Raccolti distrutti e campi di ortaggi ghiacciati, – afferma il Presidente di Coldiretti Liguria, Gerolamo Calleri – danni alle serre e agli impianti d’irrigazione provocati dall’abbondante nevicata e acqua degli abbeveratoi delle stalle che rischia di gelare: è questo lo scenario che si presenta oggi del settore agricolo del ponente. Per le prossime due giornate sono attesi ulteriori peggioramenti, che porteranno neve e ghiaccio anche nella zona del levante. Le nostre aziende stanno facendo tutto il possibile per salvare parte del raccolto e mettere al sicuro gli animali, ma non basta. È per questo che come Federazione abbiamo già segnalato alla Regione la situazione, che in fin dei conti vede le nostre aziende impotenti davanti alla forza della natura.”
Questa mattina è arrivata la firma della Regione Liguria per lo stato di calamità naturale anche se al momento è difficile fare una stime dei danni anche perché molte piantagioni sono ancora coperte di neve. A risentirne maggiormente sono state le colture a reciso come fiori e verde ornamentale.