Leo Gassman è stato la sorpresa della prima serata, classificandosi momentaneamente quinto, e per questo si è presentato in sala stampa del 73esimo Festival ringraziando i giornalisti presenti: “Davvero grazie per la bella sorpresa. All’inizio ero teso e nei camerini faceva caldo, così mi sono messo nel sottoscala per prendere aria. Lì ci sono tante foto di artisti anni ’60 e ’70, una in particolare c’era un cantante sorridente e rilassato. Mi sono detto: devo essere così anche io. Rilassato. Perché Sanremo è una figata pazzesca”.
Il figlio d’arte ha parlato di due persone fondamentali nel suo percorso: “Sono onorato di salire sul palco con Edoardo Bennato che ormai è entrato nel mio quotidiano. Ho un bellissimo ricordo del suo musical Peter Pan che vidi per la prima volta insieme a mamma e papà. Ero in macchina e la chiamata è stata istintiva, anche perché nemmeno io mi aspettavo la sua risposta. Ho accettato dicendomi che abbiamo valori comuni e lottiamo per le stesse cause. ‘Terzo cuore’ è stata scritto con Riccardo Zanotti che è mio ispiratore”. A proposito di grandi artisti, nel suo album c’è una dedica speciale: “Ho scritto ‘Caro Lucio ti scrivo’ una risposta all’anno che verrà di Dalla. Più ispirata alla mia vena cantautorale”.
Leo racconta con molto affetto la sua rapporto strettissimo con i genitori suo punto di riferimento: “Io sono e continuo ad essere una persona fortunata. La vita in questi anni mi ha premiato, tra la vittoria nei Giovani e la laurea. Il tormento nella mia generazione penso che un po’ ci sia, probabilmente per l’incertezza nel futuro”. Racconta poi che è iscritto ad una accademia di cinema, una delle tante attività che entrano nel suo quotidiano.
Ultimi passaggi sulla serata di ieri: “Quando dicono la classifica è lacerante. Ogni posizione scalata è una sofferenza ma fa parte del gioco – dice sorridendo. – Su Blanco invece spero possa spiegarsi e raccontare la sua versione”.