Innovazione, tecnologie, sostenibilità, tutela degli habitat, programmazione integrata le scommesse per ridare fiato a un settore strategico non solo per la pesca ma per l’intero comparto economico. Ecco tutti i soggetti in campo.
Nella nuova programmazione europea 2021-2027 i FLAG si chiameranno GAL della pesca. Essi nascono a seguito delle disposizioni comunitarie e degli asset del FEAMPA 2021-2027 per favorire la crescita di un’economia blu sostenibile sia per l’ambiente sia per le comunità di pesca. Il “GAL Fish Liguria” è un accordo di partenariato pubblico/privato il cui obiettivo è quello di sostenere le strategie di sviluppo locale attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva del partenariato locale del settore pubblico, settore privato, società civile ed enti di ricerca. Per quanto riguarda la nostra regione con la nomina dei vertici del GAL Fish Liguria, unico organismo chiamato a gestire e promuovere le tematiche del pianeta pesca, prende il via una nuova stagione per l’intero settore ligure. Il nuovo asset della pesca varato dalla Regione Liguria nel novembre scorso si è reso necessario per garantire una governance del territorio in cui comprendere e coordinare in maniera sinergica i vari interventi privati e pubblici. Una scelta maturata nel tempo e frutto delle problematiche che hanno frenato lo sviluppo di un settore dall’enorme potenzialità. A portare avanti il delicato compito di sviluppare e promuovere la pesca in Liguria il consiglio direttivo ha designato EnricoLupi presidente e due vice, Alessandro Cavo, vicario, e Augusto Comes. Fanno parte del consiglio direttivo dell’accordo di partenariato del nuovo GAL ligure: Enrico Lupi (CCIAA Riviere di Liguria), Alessandro Cavo (CCIAA Genova), Paolo Momigliano (Fondazione Carige), Mario Sommariva (Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale), Daniela Borriello (Coldiretti Liguria), Lara Servetti (Lega Ligure delle Cooperative e mutue), Augusto Comes (Confcooperative Liguria) e Franco Manti (Università di Genova). Tra le priorità del GAL Fish Liguria sulla scia degli indirizzi tracciati dal programma europeo e dal programma regionale triennale ci sono lo sviluppo sostenibile della pesca e dell’acquacoltura, valorizzazione dell’economia blu, promozione della competitività delle imprese, progetti su formazione e comunicazione. “Per aumentare la redditività delle imprese della pesca e dell’acquacoltura – spiega Enrico Lupi – si pone al centro la qualità del prodotto ittico, tramite azioni di promozione volte anche a migliorare la percezione delle attività di itticoltura. Il GAL Fish Liguria è chiamato inoltre a portare avanti azioni di efficientamento energetico ed economia circolare nei porti. Importanti anche le attività di tutela delle specie ittiche (gambero di profondità, bianchetto e rossetto, pesce azzurro), gli studi per la presenza di predatori e specie aliene e la raccolta dati per la predisposizione di un piano di gestione per la sciabica che riveste un ruolo importante per tutta l’economia della pesca”. Obiettivo strategico del GAL Fish Liguria anche la digitalizzazione delle pratiche burocratiche uniformando procedure e modulistica per tutto il territorio regionale in modo da ottimizzare e rendere operativi i progetti pubblici e privati per lo sviluppo del pianeta pesca.