Si è svolto questa mattina a partire dalle 11 un incontro i Provincia che ha avuto il suo focus sul Santuario Pelagos, noto anche come Santuario dei Cetacei, al quale hanno partecipato, oltre che le associazioni di categoria la stessa Provincia di Imperia rappresentata dal Vice Presidente Armando Biasi e Sabina Airoldi del Tethys Researh Institute, anche alcuni sindaci e rappresentanti di molte giunte comunali della zona.
Il tema sul tavolo è stato principalmente sulle possibilità evolutive di un progetto quello del Santuario dei Cetacei, che sebbene abbia appresentato sin da subito un iniziativa nobile ed oculata sin dalla sottoscrizione dell’omonimo accordo nel 1999 fra Italia, Francia e Principato di Monaco, potrebbe rappresentare per il territorio un ulteriore fattore distintivo e attrattivo dal punto di vista turistico ed economico, oltre ce divulgativo e di conservazione ambientale.
Sono molte le località nel mondo che sulle proprie attrattive naturali e faunistiche hanno costruito nel tempo un utile e profittevole circolo positivo ed gli esempi più immediati sono propri altre situazioni di Whale Watching organizzate ad esempio in Scandinavia, in California o nelle Azzorre.
“Una grossa differenza che vi è fra queste località e la provincia di Imperia è che ad esempio mentre queste esperienze in altri paesi vengono effettuate in particolari periodi dell’anno in base alle migrazioni ed i generale alle abitudini degli animali, oltre che spesso in condizioni climatiche meno ottimali, qui abbiamo il vantaggio che questi animali vivono qui tutto l’anno – afferma la dottoressa Airoldi, che poi aggiunge sorridendo – Inoltre, suvvia, volete mettere in paragone fare avvistamento cetacei nelle Azzorre, in mezzo all’atlantico, con il clima oceanico, con le condizioni ottimali che vi sono qui?. Può essere un opportunità enorme, anche a livelli identitario, a patto di farlo con la giusta dose di rispetto ed attenzione a questi mari a queste creature”.
Nel video le interviste integrali al Vicepresidente Biasi e a Sabina Airoldi.