Questa notte i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Ventimiglia hanno tratto in arresto in flagranza di reato un trentaquattrenne di nazionalità irachena responsabile di resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere ed ubriachezza.
I Carabinieri erano intervenuti dopo che in via Cavour era stata segnalata una lite tra due stranieri. Giunti sul posto però, i militari sono stati subito messi in difficoltà dall’uomo che, in palese stato di ubriachezza, ha tentato in tutti i modi di sottrarsi all’identificazione, sino a scagliarsi contro di loro. Immediatamente bloccato, lo straniero è stato poi perquisito e trovato in possesso di un cutter di quelli in uso agli elettricisti, con la lama estratta e pronto all’uso. Tratto in arresto e condotto in caserma, anche durante gli atti di rito l’uomo ha continuato ad essere agitato ed inveire contro i Carabinieri, al punto da rendere necessario l’intervento di personale del 118 che ha provveduto a somministrargli un calmante.
A Sanremo, invece, i militari della Sezione Operativa del N.O.R. hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Imperia nei confronti di un trentacinquenne rumeno responsabile, la notte dello scorso 21 marzo, di due furti su altrettante autovetture parcheggiate sul lungomare Vittorio Emanuele II della città dei fiori. In entrambi i casi lo straniero aveva adottato lo stesso modus operandi agendo velocemente per asportare ciò che era contenuto all’interno delle auto; nel caso di specie, diverse bottiglie, indumenti e denaro contante, danneggiando però gravemente i veicoli, con il taglio delle guarnizioni poste sopra i cristalli delle portiere.
Raccolti tutti gli elementi di prova ed eseguita una perquisizione al domicilio del sospettato, sono stati rinvenuti alcuni capi di vestiario ed altri oggetti, poi restituiti ai proprietari. Il trentacinquenne, dunque, è stato associato presso la casa circondariale di Sanremo.
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti per ricostruire la paternità di altri furti commessi nel territorio della provincia con le stesse modalità esecutive, considerato che l’indagato non risulta lavorare in maniera stabile ed è gravato da diversi precedenti per reati della stessa indole.