“Ci fa piacere vedere concretizzarsi l’avvicinamento tra gli aspiranti sindaco Tommasini e Pezzini nel disperato tentativo di rimonta elettorale. E’ ormai talmente tanta la paura di perdere già al primo turno che non sono nemmeno riusciti a trattenere l’evidenza di un apparentamento che da settimane cercavano di tenere nascosto. Ma se di questo ben poco ci importa, quello che non possiamo lasciare passare sono alcune frasi sui dipendenti pubblici, come al solito strumentali e fortemente distorsive. E’ inaccettabile che si affermi che dietro ai provvedimenti disciplinari della nota e triste vicenda dei cartellini ci sia stata una responsabilità politica”, è la replica di Alessandro Sindoni e Alessandro il Grande, capilista di Alberto Biancheri Sindaco e Sanremo al Centro.
“Tutti sanno bene che tali provvedimenti, a prescindere dal merito degli stessi, furono varati da una commissione tecnica. Sarebbe stato grave il contrario. E’ allarmante che due persone che corrono alla carica di sindaco asseriscano il contrario, evocando una prevaricazione della politica là dove non dovrebbe esserci, come ai tempi in cui la politica facevo il bello e il cattivo tempo a Palazzo Bellevue nei confronti dei dipendenti pubblici. Un modo di amministrare la cosa pubblica verso cui invece l’amministrazione Biancheri ha preso fortemente e nettamente le distanze in questi anni.
Già che non ha l’onestà intellettuale di ammettere che il sindaco Biancheri ha dovuto far fronte ad una enorme problematica derivante dal passato, Tommasini e i suoi sodali dovrebbero almeno avere il buon gusto di tacere su un’inchiesta che ha travolto il Comune e che tutti sanno bene quando è partita (ben prima del nostro insediamento nel 2014) e perché è partita.
Il forte attaccamento di Tommasini ai dipendenti pubblici e la sua considerazione degli stessi l’abbiamo peraltro già ammirati in diversi episodi negli ultimi mesi. Come quando due esponenti della sua coalizione hanno gravemente diffamato il Corpo di Polizia Municipale parlando di “multe su commissione” (episodio per il quale ricordiamo esserci un procedimento aperto). O ancora quando Tommasini e il suo mentore Bissolotti hanno convocato una vergognosa conferenza stampa per mettere alla berlina un dipendente pubblico del Corpo solo perchè aveva adempiuto alla legge (e anche su questo ci risultano essere delle valutazioni ancora in corso). O ancora nelle continue denigrazioni del lavoro svolto egregiamente dagli uffici in questi anni, che ha invece portato ad eccezionali risultati per la città.
Ancora una volta, ribadiamo l’invito di tenere fuori dalla campagna elettorale i dipendenti pubblici, già più volte denigrati ed offesi in questi ultimi mesi da Tommasini, Bissolotti e la loro coalizione di partiti politici”.