“Ancora una volta i lavoratori frontalieri si trovano in una situazione paradossale che vede a rischio gli assegni familiari e non solo”, commenta Roberto Parodi, segretario del Fai (Frontalieri Autonomi Intemeli).
“La nuova legge che prevede l’assegno unico rischia di fare saltare gli assegni per chi è frontaliere e lavora a Monaco. Infatti – continua – oggi, gli assegni vengono erogati dalla caisse sociale in base le indicazioni del Inps. Questo è regolamentato da un accordo bilaterale sulla sicurezza sociale. Ora da marzo cambia tutto. La nuova legge, infatti, aumenta gli assegni, ma toglie le detrazioni fiscali per i figli a carico questo però per chi lavora in Italia. Per chi lavora a Monaco invece si troverà senza assegni e per di più con un minimo di 950 euro di tasse in più seguito alle eliminazioni delle detrazioni fiscali”.
“In questi giorni – precisa – abbiamo contattato sia l’Inps di Ventimiglia che la direzione territoriale per chiedere chiarimenti e soprattutto una soluzione. C’è stato risposto che attendono risposte dalla direzione centrale. Abbiamo provato anche noi a contattare Roma con una Pec. Email senza risposta. Abbiamo fatto lo stesso con la caisse sociale di Monaco la quale ci ha risposto che seguono le indicazioni del Inps. Non si riesce a capire se è un problema legislativo politico che non siano state previste eccezioni come la nostra o un problema legato puramente al Inps”.
“Sta di fatto che se la situazione non si sblocca e non si trova una soluzione da marzo i frontalieri non percepiranno gli assegni familiari. Il colmo è in sede di dichiarazione dei redditi saranno ulteriormente penalizzati pagando 950 euro, di tasse, in più per il primo figlio a carico e altri 200 ogni figlio successivo. Tutto questo è inaccettabile e pretendiamo risposte e una soluzione immediata”, conclude Parodi.