“A distanza di tre mesi dall’entrata in vigore del bonus dei 600 euro ai lavoratori frontalieri manca ancora oggi il decreto attuativo per usufruire del riconoscimento del beneficio. Dopo mesi di battaglie, durante l’esame del decreto Rilancio è stato approvato un emendamento, a mia prima firma, con il quale si riconosce una misura fondamentale nei confronti di una categoria di lavoratori che negli ultimi mesi non ha percepito né reddito né sussidi dallo Stato. Come previsto dalla norma, entro il 17 settembre il Governo avrebbe dovuto definire le modalità di erogazione del bonus ma nulla è stato fatto. La settimana scorsa, durante la prima audizione in Parlamento dei lavoratori frontalieri sono state ricostruite le difficoltà che dal lockdown ad oggi sono costretti ad affrontare tra cui la mancanza di un sostegno economico nonostante sia previsto dalla legge. È scandalosa l’umiliazione che l’intera categoria dei lavoratori frontalieri è costretta a subire per l’incapacità di questo Governo di offrire risposte e risorse concrete. Auspico, dunque, che i Ministri competenti intervengano tempestivamente per porre rimedio ad una situazione discriminatoria nei confronti dei frontalieri che lavorano oltre confine e che ancora oggi sono privi di sostegno da parte dello Stato. A questo scopo ho già presentato un’interrogazione che dovrà avere risposta entro brevissimo”.
Lo dichiara, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato.