I frontalieri che lavorano presso il Principato di Monaco, a causa dell’entrata in vigore della nuova normativa, rischiano di non poter richiedere l’assegno famigliare unico e dover subire un aumento della tassazione. L’assessore regionale con delega ai Rapporti con i lavoratori Frontalieri Marco Scajola, sensibilizzato da Roberto Parodi, presidente dell’associazione FAI (Frontalieri Autonomi Intemeli), ha immediatamente contattato l’Ambasciatore italiano presso il Principato di Monaco, Giulio Alaimo per confrontarsi sull’argomento ed attuare una collaborazione istituzionale per tutelare i lavoratori frontalieri.
“Dopo un confronto con Roberto Parodi sulla problematica dell’assegno famigliare unico per i frontalieri che lavorano nel Principato di Monaco, ho immediatamente contatto l’Ambasciatore italiano, Giulio Alaimo, per condividere una strategia comune al fine di sensibilizzare il Governo ad intervenire su questa delicata questione – spiega l’assessore regionale Marco Scajola. – Abbiamo così condiviso una linea sinergica per far in modo che il Governo senta fortemente la voce del nostro territorio. I lavoratori frontalieri quotidianamente subiscono disagi recandosi all’estero per svolgere la loro attività lavorativa, non è tollerabile che debbano rinunciare all’assegno famigliare. Ringrazio l’Ambasciatore Alaimo per la cortese disponibilità ed auspico risposte concrete e rapide da parte del Governo”.