Non per il Milan e per i suoi tifosi, ma per il Festival l’infortunio accusato da Zlatan Ibrahimovic due giorni prima del via all’Ariston è stata la soluzione ideale, sperata in silenzio e fatalmente realizzata. Nel primo tempo del big-match contro la Roma, Ibra ha accusato un fastidio all’adduttore sinistro che col passare dei minuti non è rientrato, anzi.
Il potente attaccante svedese è stato costretto a lasciare il campo e secondo la valutazione della lesione muscolare i tempi di recupero non saranno inferiori alle tre settimane. Il Milan dovrà così fare a meno di lui in cinque partite, due di Europa League contro il Man Utd e tre di campionato compresa ovviamente quella in calendario domani sera a Udine e che avrebbe creato problemi di spostamento e ritorno a Sanremo. Non solo, nessuno potrà cercare di spiarlo mentre si allena fuori da Milanello, da qualche parte in Riviera o a Monte-Carlo dato che al massimo potrà riprendere ad allenarsi solo dopo aver osservato una decina di giorni di riposo.
Chissà se Fiorello, dopo le sue dichiarazioni d’amore per la pista sull’ex sedime ferroviario, riuscirà a convincerlo a frequentare la Ciclabile, certo è che l’iconico bomber si potrà godere appieno il soggiorno sanremese.
Quello dello sport, e in particolare il calcio, è un legame che si è fatto via via sempre più stringente con il Festival. Da quando i calciatori sono diventati protagonisti dello star-system, vittime predestinate e spesso consenzienti del gossip, fidanzati-compagni-amanti-mariti di attrici, cantanti, top model e veline, il loro ruolo si è modificato e le comparsate televisive si sono moltiplicate.
Per averli si fanno carte false, la loro presenza garantisce aumento degli ascolti e come accaduto l’anno scorso con Cristiano Ronaldo la notizia esce dai confini e si fa un bel giro per il mondo. I due ultras nerazzurri Ama e Fiore si tappano naso (per la puzza del nemico) e orecchie (per evitare i commenti del ‘fuoco amico’), si tengono l’icona milanista addirittura per tutte e cinque le sere e lo faranno anche cantare con Sinisa Mihajlovic allenatore del Bologna oltre ad altre performance che con il football avranno ben poco a che fare.
Alcuni cantanti in gara, non tutti, sono appassionati di calcio e non nascondono le loro preferenze. Malika Ayane e Irama sono milanisti; Renga, Aiello e Giò Evan interisti; Bugo e la Michielin juventini; Willie Peyote è granata; Fulminacci, Gazzè e Damiano David dei Maneskin tifano Roma; Ermal Meta, Noemi e Arisa ‘simpatizzano’ per il Napoli; Lodo Guenzi dello Stato Sociale tifa Bologna; Ghemon tiene per l’Avellino ma adora il basket; Madame è una fan di Cr7: lui si allena con le canzoni di lei in sottofondo, lei gli risponde postando il video delle sue capacità di palleggiatrice calcistica.
Dal Festival dunque tanto amore per il calcio forse anche per esorcizzare l’unica vera concorrenza per Amadeus e la Rai: stasera inizia la 71esima edizione e sino quasi alle 23 se la deve vedere con Juve-Spezia. Domani poi una mezza dozzina di partite tutte alle 20,45 per il nocciolo di un turno infrasettimanale che si prolunga sino a giovedì sera. E dopo un venerdì di armistizio, si torna alla guerra già sabato 6 marzo con Juve-Lazio contro la finale dall’Ariston.