Fervono i preparativi sulle spiagge armesi. Il 3 giugno parte ufficialmente la stagione balneare nel comune di Taggia. La data coincide anche con il via libera agli spostamenti tra le regioni, notizia annunciata ieri dal ministro Speranza e che dà di fatto il via libera ai flussi turistici. Ma se da una parte queste notizie sono bene accolte dai balneari, dall’altra rimangono ancora tantissime le preoccupazioni per un’estate 2020 che resta un grande punto interrogativo.
Ne abbiamo parlato con alcuni balneari di Arma, tra cui una delle colonne portanti: la signora Elvia Vivaldi che da bambina aiutava già il padre che prese in gestione la prima spiaggia nel 1953.
“Un’estate così non l’avrei mai immaginata. Una situazione che mi ha realmente demoralizzato,” commenta la titolare della spiaggia Piccolo Jolly.
Le preoccupazioni principali riguardano le stringenti misure che dovranno essere adottate negli stabilimenti balneari e i conseguenti dubbi. Dal distanziamento tra gli ombrelloni, alle sanificazioni frequenti e continue. Saranno poi i gestori a dover vigilare sul rispetto delle disposizioni da parte dei clienti; che dovranno evitare assembramenti a meno che le persone in questione non vivano sotto lo stesso tetto. Anche in questo caso saranno i balneari a dover controllare registrando e accogliendo le dichiarazioni dei bagnanti.
“Dopo tanti anni di attività mi sembra di iniziare ora questo lavoro. Prima sapevamo cosa fare; con queste nuove norme siamo pieni di dubbi ed è tutto una novità,” aggiunge Elvia Vivaldi.
“Ci preoccupa molto la gestione dei bambini,” spiega Raffaello Bastiani, dei Bagni Germana e rappresentate provinciale dell’associazione di categoria Fiba Confesercenti. “Sarà difficile contenere l’entusiasmo dei bambini che corrono a destra e a sinistra.”
Mauro Gambino, del Lido Idelmery, aggiunge: “Già in questi giorni stiamo assistendo a situazioni di assembramento nonostante le regioni siano ancora chiuse e nonostante l’ordinanza che vieta di sostare in spiaggia. Non siamo tranquilli per i prossimi giorni anche perché non abbiamo grandi strumenti per evitare che tutto ciò avvenga. Ci ritroveremo a dover rincorrere e dividere persone in spiaggia, magari riceveremo anche insulti. Insomma, una situazione che potrebbe facilmente sfuggirci di mano.”
Tra l’ampiezza dell’area da controllare, le tante persone, i bambini e la voglia di socializzare dei bagnanti, possiamo facilmente immaginare che non sarà facile controllare. Una distrazione potrebbe, inoltre, portare a gravi conseguenze ed eventuali sanzioni.
A tutto questo si vanno ad aggiungere le preoccupazioni sotto il punto di vista economico. Se da una parte aumenteranno i costi per le sanificazioni e tutti i vari dispositivi, con ogni probabilità diminuiranno anche i ricavi visto che saranno tanti gli stabilimenti che per rispettare le distanze perderanno ombrelloni e sdraio. Non sarà quindi facile far tornare i conti a fine stagione.
“Navighiamo a vista. Dobbiamo ancora capire bene i costi e calcolare le perdite a seguito della diminuzione degli ombrelloni,” spiega Bastiani. Difficile, inoltre, prevedere i reali afflussi sulle spiagge del Ponente in questa estate così “strana”.
“Se andiamo a pari sarà già una buona notizia. Per questo l’estensione delle concessioni al 2033 è l’unica boccata d’ossigeno. È un nostro diritto riconosciuto dalla legge 145 del 2018 e dev’essere assolutamente concessa,” aggiungono Vivaldi e Gambino.
“Nonostante tutto le spiagge di Arma sono pronte e vogliamo essere fiduciosi. Stiamo finendo gli ultimi preparativi per accogliere i bagnanti e i turisti. Con la collaborazione di tutti ce la faremo. Balneari, clienti, amministrazione e gli enti preposti ai controlli devono creare una squadra per il bene di tutti,” conclude Gambino.
Guarda le interviste nel video servizio di Riviera Time.