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“Cambiare Sanremo, per cambiare la Liguria”. Ipse dixit Fulvio Fellegara, eletto dal sindaco, l’avvocato Alessandro Mager al termine delle elezioni comunali di inizio luglio vicesindaco di Sanremo. Queste 4 semplici parole da oggi non rappresentano più solo l’azzeccatissimo slogan e la bandiera vincente della campagna elettorale dell’attuale amministrazione matuziana di centro-sinistra capeggiata dalla lista “Generazione Sanremo” del neo vicesindaco della città del Festival, ma accendono riflettori e fanno piena luce su una visione, un progetto, (un segreto?) molto più importante, impegnativo, ambizioso, forse anche necessario (tardivo?) che Fellegara, ottimo ex segretario generale della Cgil Imperia, non ha mai chiaramente annunciato. Anche se, durante la lunga e a volte noiosetta campagna elettorale, qualche velato accenno lo aveva francamente dato. A qualcuno non era sfuggito. Anzi conoscendo l’aria che tira in Riviera, galli, galletti, polli e faraoni dei vari recinti, erano aumentati sospetti che si stesse realizzando quanto scritto ed accordato già a fine 2023 inizio 2024. Niente di illegale, per dirla con il film del 2004 di Agnès Jouoi, premiato al Festival di Cannes, “Così fan tutti”. Dal Polo Nord al Polo Sud… purtroppo…

Fellegara, se si ha la pazienza di rileggere o risentire interviste sui giornali, nelle presentazioni di liste ed alleati nei teatri, all’Ariston, al Centrale, in via Corradi Federazione Operaia, nelle piazze aveva detto che se si voleva battere gli avversari di centro destra che governano da quasi due anni l’Italia, era indispensabile fare alleanze con altre liste, altri candidati, anche se avversari. E lui, Fellegara, alla fine aveva scelto Mager ed i suoi alleati civici perché, a differenza del gruppo di centro-destra del candidato sindaco Gianni Rolando, disse di aver trovato più punti in comune, problemi da risolvere per migliorare Sanremo ed i suoi abitanti a partire dalla sanità, il sociale, il problema rifiuti, trasporti urbani, le frazioni, la sicurezza, l’arredo urbano. Insomma tutto quanto c’è scritto nei vocabolari. Parlando di Sanremo aveva anche accennato che l’intesa con il sindaco Mager ed alleati poteva essere un esempio, spalancare le porte, offrire soluzioni anche per le prossime e vicinissime elezioni regionali, per il dopo Toti. Per farla breve perché dopo Sanremo non tentare il bis con Genova?

Fellegara all’ombra di San Siro era riuscito a portare a casa un bottino di circa 5mila voti! Un exploit. Un azzardo? Visto che Sanremo deve parecchio della sua fortuna al Casinò municipale, visto che roulette, rosso e nero, slot machine, azzardo sono di casa perché non tentare? Tutto legale, affiorano studi di gioventù, personaggi mitici come Niccolò Machiavelli, il suo pensiero politico, il Principe, la sua metafora necessaria per chi governa della “golpe”, la volpe, e del “lione”, leone, l’astuzia, la capacità di riconoscere le trappole, chi tradisce, della prima e la forza del secondo. Per sconfiggere i nemici, costi quel che costi, “leggi” che devono essere sempre praticate dal Principe, da chi governa. Senza pietà. Fellegara, come il “golpe”, ha detto che se la sinistra, chi è al timone della Liguria e dell’Italia nei prossimi giorni gli chiederanno di candidarsi, di poter essere utile per migliorare la vita della collettività, della regione e non solo, prenderà il drappo rosso di Garibaldi, altro eroe del “paese dove fioriscono i limoni” e pronuncerà la sacra parola “obbedisco”.

Tutto chiaro, pacifico, scontato? Non vorrei sbagliare, ma temiamo che oltre ai rumors possa arrivare nel PD del Ponente presto anche la tempesta. A cominciare da chi nell’imperiese e nella stanza dei bottoni della sinistra, a partire dal segretario provinciale Cristian Quesada all’ex sindaco di Ventimiglia, nonché consigliere regionale uscente del PD, Enrico Ioculano, entrambi si preparano a candidarsi alle prossime elezioni regionali: il primo come aspirante, il secondo con certezza. Identico pensierino potrebbe averlo anche l’avvocato Lucia Artusi, ex amministratrice del Casinò municipale. Pure lei è una stimata professionista, ha voti personali, una mano potrebbe riceverla anche dal suo ex sindaco Alberto Biancheri che, le chiacchere sanremesi, dicono in conflitto con l’attuale primo cittadino, il neo eletto Alessandro Mager. Sotto il sole e nell’afa di fine agosto sanremese il centro-sinistra o la sinistra-centro che ha vinto le elezioni comunali battendo la portaerei del centro-destra formato in prima linea da tutti i partiti che sono al governo cominciando da FdI del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per finire al costruttore di ponti Matteo Salvini, invece di godersi la vittoria e cominciare a lavorare, a mantenere le numerose promesse fatte, presto potrebbero invece veder volare stracci. Come sempre chi vivrà, vedrà.