Il Governo prepara la fase 2 dell’emergenza coronavirus, quella della graduale ripartenza, ma con misure molto rigide. Non semplici da mettere in pratica per molti negozi di abbigliamento, centri estetici e parrucchieri che potrebbero avere il via libera per la ripresa a partire dall’11 maggio. Chi non le rispetterà rischierà sanzioni fino alla sospensione della licenza.
Tra le misure che il premier Giuseppe Conte, insieme ai ministri e alla task force guidata da Vittorio Colao, l’edizione odierna del Corriere della Sera anticipa: metratura dei negozi, mascherini, dispenser e regole proprie per i vari tipi di negozi.
Fino a 40 mq sarebbe possibile garantire l’accesso di una persona alla volta con due operatori. Se il negozio è più grande l’accesso sarà regolamentato in base agli spazi disponibili, con percorsi specifici differenti di entrata e uscita. Chi invece ha un negozio inferiore ai 40 mq dovrà garantire la distanza di almeno un metro tra operatore e cliente.
Tutti gli operatori dovranno poi obbligatoriamente indossare mascherina e guanti, come già regolamentato in alcuni comuni tra i quali Diano Marina. Diventerebbe obbligatorio il dispenser disinfettante non tanto all’ingresso, dove è comunque consigliato, ma soprattutto vicino alle casse.
Per i negozi di vestiti il Corriere scrive che sarebbe consigliato: “disinfettare vestiti e scarpe provate dai clienti e non acquistate“. Una norma che non sarebbe andata giù ai vertici di categoria. Per i parrucchieri il rapporto tra personale e clienti sarà, con ogni probabilità, soltanto di uno a uno quindi si lavorerà solo su appuntamento. Stessa cosa sarà valida per i centri estetici con aggiunta di obbligo di sterilizzare tutti gli strumenti utilizzati per i trattamenti.
Discorso finale legato alla pulizia generale. Tutti i negozi dovranno essere sanificati prima della riapertura per poi procedere a una doppia pulizia quotidiana, pausa pranzo e chiusura, con ipoclorito di sodio ed etanolo.