I coordinatori provinciali liguri Italia Viva, Patrizia Acquista e Valerio Ferrari di Imperia, Danja Stocca e Matteo Calcagno di Savona, Irene Tesini, Fiorenza Franco, Massimiliano Morettini e Rosario Amico di Genova, Antonella Franciosi e Gianluca Tinfena di Spezia intervengono sulle riaperture delle attività economiche.
“I Sindaci liguri, senza distinzioni di carattere politico, stanno invitando il presidente Toti a non emettere più ordinanze autonome per la gestione della fase 2. La riapertura delle attività economiche è un tema che consideriamo imprescindibile, ma deve essere gestita in modo coordinato e nel rispetto dei rapporti istituzionali tra Stato, Regioni ed Enti locali.
In una fase in cui gli 8.000 Sindaci italiani, con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, hanno rinunciato al proprio potere di ordinanza sindacale, pur essendo i responsabili della salute pubblica e della protezione civile, al fine di non creare un caos normativo, abbiamo assistito ad un crescente protagonismo regionale con ordinanze che vengono firmate la sera per la mattina successiva.
Italia Viva sostiene da tempo la necessità la riapertura del Paese in sicurezza per lavoratori e cittadini. Tutto ciò risulta necessario affinché l’emergenza sanitaria non si trasformi in una, più grave, emergenza economica. Riteniamo che tale percorso debba essere coordinato dalle regioni con le decisioni del Governo nazionale e mantenendo sempre alta l’attenzione circa l’andamento dei contagi. Da settimane la Liguria risulta essere una delle regioni con il maggior incremento di contagi e con un alto tasso di letalità, dato in controtendenza rispetto anche alle regioni più colpite da questa emergenza. Per questo sosteniamo le richieste dei sindaci liguri, che da mesi sono costantemente impegnati per garantire la sicurezza dei loro cittadini. Non dobbiamo morire di Covid, ma non possiamo morire di fame”.