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Fabio Viscito, chef, con una solida esperienza in Italia e all’estero, ci ha parlato del suo percorso gastronomico e della sua visione culinaria. Arrivato recentemente al ristorante “Salvo Cacciatori” di Imperia ci ha raccontato le tappe che lo hanno portato a intraprendere la sua attuale carriera.

Originario di Cava dei Tirreni, in provincia di Salerno, Fabio ha iniziato la sua formazione presso la scuola alberghiera e ha lavorato in Costiera Amalfitana durante la sua giovinezza, negli anni ha avuto l’opportunità di lavorare con chef rinomati, come Rocco Iannone.

La sua esperienza in Francia, ha avuto un forte impatto sulla sua visione gastronomica: “Lì ho aperto la mente e ho capito che era un percorso dove mi piaceva stare, che mi piaceva intraprendere”, dichiara Fabio.

Tornato in Italia, ha consolidato la sua formazione in Toscana: “Lì ho dato il meglio di me perché mi sentivo a casa”, ricorda. “In Francia, ma anche in Versilia, abbiamo sempre lavorato con erbe aromatiche, che sono un elemento fondamentale della cucina naturale”.

L’intento di Fabio è quello di creare una cucina che esprima appieno il territorio, utilizzando prodotti locali, come l’olio d’oliva taggiasca e il pesce fresco del mare, accostando gli ingredienti a tecniche moderne. “La cucina deve essere naturale, ma anche divertente, accattivante e gustosa”, conclude lo chef.

Il nostro Ivano Brunengo, delegato FISAR per la provincia di Imperia e ispettore responsabile delle recensioni per le guide de L’Espresso lo ha intervistato direttamente nella cucina del “Cacciatori”.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa allo chef.