È stato presentato venerdì scorso a Riva Ligure il corto Everyone, prima opera del giovane e dinamico regista Tommaso Marmo, ora visibile anche online.
“È stata una vera e propria anteprima, un successo pazzesco, ci sono state molte più persone di quanto mi aspettassi. Per me l’emozione è stata enorme”, commenta Tommaso ai nostri microfoni.
Una storia particolare, sopra le righe, ma allo stesso tempo semplice e d’effetto. Un ragazzo ossessionato dal sonno: Everyone. I giorni scorrono senza emozioni, senza passioni. Poi il colpo di fulmine e la sua vita acquista un senso. “Voleva essere un cortometraggio di formazione, volevo raccontare una storia e l’evoluzione di una persona. Dalla dipendenza dal sonno si passa ad un risveglio, che è il risveglio dell’amore. La mia interpretazione è che ognuno di noi ha quell’obiettivo che vuole raggiungere e facciamo di tutto per arrivarci: mentre ci concentriamo per raggiungerlo, tutto il resto ci sembra meno importante. A mio parere, l’unico elemento che ci permettere di vedere il resto, è l’amore”.
In tutto questo c’è anche un’accezione auto-biografica che si è sviluppata in questi mesi di riprese e produzione: “È un po’ quello che mi è successo in questi sei mesi, ho pensato solo a questo e mi sono scordato del resto”, spiega Tommaso.
Il nome del protagonista Everyone ci tocca quindi tutti e proprio da questo fattore parte l’idea del corto e anche la scelta curiosa di girarlo completamente in inglese. “Io volevo chiamare il protagonista ‘Everyone’: ‘Tutti’, in italiano, sarebbe stato brutto”.
Tanto il lavoro, l’impegno e gli sforzi. Tante però anche le soddisfazioni per la realizzazione di un progetto che sicuramente rimarrà nel cuore di tanti: di chi ci ha lavorato e di chi si sente Everyone. “In ogni produzione c’è sempre molto di più, dietro, di quanto uno si può immaginare guardando. Girare questo corto mi ha dato tantissimo, mi ha fatto comprendere il messaggio che poi ho voluto dare: è bello inseguire un obiettivo e mettere tutto se stesso in qualcosa, ma non scordarsi mai che esiste altro, principalmente le persone”, conclude.