Con “Eppure non ero in prima linea”, Cristina Colancecco ha voluto mettere nero su bianco parole, emozioni, sentimenti, esperienze e pensieri di questo difficile periodo di lockdown dovuto al coronavirus.
Il libro disponibile attualmente su Amazon è un vero e proprio diario scritto da un’infermiera durante il picco della pandemia. Uno sguardo però differente rispetto a quello che ci si potrebbe subito immaginare.
“Lavoro nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Imperia,” spiega Cristina. “Non si tratta quindi di un reparto covid. Ho vissuto quei momenti di traverso, guardando dall’esterno i miei colleghi e facendo quello che ho potuto attraverso il mio lavoro con pazienti psichiatrici.”
Non si tratta quindi di una cronaca della pandemia ma di un semplice diario nato dalla voglia di lasciare ai propri famigliari un ricordo di un momento storico che ci segnerà a lungo. “Come sempre ho fatto nella mia vita, ho cominciato a scrivere. Ne è nato poi un libro, ma non era questa l’idea iniziale,” racconta. “Ho parlato del legame con il mio paese Santo Stefano al Mare; del rapporto con le mie passioni come la musica e il teatro in questo periodo particolare; del rapporto con la mia famiglia, i miei figli; ho scritto alcuni pensieri sulle persone anziane che purtroppo hanno avuto la peggio in questo momento. Ho scritto solo quello che avevo dentro,” spiega Cristina nella video-intervista visibile integralmente a inizio articolo.
I ricavati del libro serviranno ad autofinanziare il prossimo spettacolo della compagnia teatrale amatoriale Scacco Matto, di cui Cristina è regista. Lo spettacolo sarà a sostegno della Onlus imperiese SorridiconPietro.