Sono 1864 le persone positive al Covid 19 in Liguria, 171 più di ieri. 950 gli ospedalizzati di cui 147 in terapia in tensiva. Sono al domicilio 740 persone, clinicamente guariti ma restano positivi e al domicilio 174 persone.
Questi i numeri del contagio riportati dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nel corso del consueto appuntamento serale in conferenza stampa.
“I dati ci dicono che il numero dei casi cresce meno di quanto era cresciuto ieri. Il nostro sistema sanitario sta reggendo e all’interno delle strutture si stanno ampliando le medie e le terapie intensive. Le strutture che stanno entrando in funzione ci permettono di trasferire dagli ospedali pazienti meno gravi e lasciare spazio a coloro che necessitano di cure più importanti. Siamo a quasi 150 sale di terapia intensiva destinate al Covid, il doppio di quelle presenti pirma della crisi. Le misure di distanza sociale cominciano a dare i loro frutti. L’epidemia non è conclusa, c’è un rallentamento ma non un’inversione di tendenza”.
Per quanto riguarda i dispositivi di protezione personale: “Oggi abbiamo avuto la consegna di un quantitativo di dispositivi FFP2 sequestrato dalla Dogana. Entro tre settimane speriamo di poter ricevere un totale di almeno 750 mila FFP2 e oltre 4 milioni di mascherine chirurgiche. Ci stiamo confrontando con i diversi sindaci, ai quali abbiamo distribuito una grande quantità di chirurgiche, per garantire entro la prossima settimana un approvvigionamento costante di mascherine ai lavarotori che garantiscono servizi essenziali.
È entrata in funzione la nave ospedale, sono cresciuti i posti di degenza – conclude il governatore. – Siamo vicini al limite del nostro sforzo, anche oggi però abbiamo dato risposte efficaci al nostro fabbisogno sanitario e di questo sono orgoglioso”.
Presente anche l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale: “Un’altra giornata difficile, complicata, siamo tutti messi a dura prova. Ho ricevuto tante domande di amministratori preoccupati soprattutto dalla situazione delle residenze sanitarie. Sappiamo anche che c’è una carenza di organico. Ci impegniamo ad agevolare i percorsi di assunzione del personale sanitario e nell’organizzazione dei servizi. È un tema nazionale che ci tiene molto vigili e attenti. Un altro tema particolarmente seguito e che trova una risposta pronta è la procedura per l’effettuazione dei tamponi e dei test per gli anticorpi che hanno destato preoccupazione, in quanto vi sono laboratori privati che hanno iniziato a farli in queste ore. Abbiamo subito preso carico della necessità di governare la situazione: occorre che non ci sia un fai-da-te da parte dei laboratori, che non hanno ricevuto alcun mandato dal sistema sanitario pubblico. Nella giornata di domani verrà pubblicata una metodologia”.
L’assessore interviene poi sul farmaco Remdesivir: “In questo momento la ditta produttrice ha inviato un protocollo affinché l’utilizzo del farmaco possa esssere esteso a tutto il territorio nazionale. Quando il protocollo verrà approvato, sarà trasmesso al Comitato Etico dello Spallanzani che probabilmente lo approverà dopodomani”.