Cultura e natura, un binomio perfetto. “Soltanto le piante ed i libri si ribellano allo standard e all’emergenza Coronavirus; è questa la loro forza, forse la loro ultima prerogativa. Il libro non conosce età, malattia, quarantena, non passa di moda, non segue stili al di fuori di quelli, del tutto personali, che l’autore ha voluto e vuole trasmettere. Le piante, da sempre presenti sul pianeta, diventano oggi più che mai l’immagine di una resistente libertà in una situazione di incertezza e paura.
In questi anni nel mio piccolo viaggio nel mondo della scrittura ho pubblicato diversi volumi sulle piante che hanno spaziato dalla cucina, dall’alimentazione, dal recupero della biodiversità in agricoltura, alle tradizioni contadine; un percorso di conoscenza e di riflessione del nostro territorio che oggi possono trasformarsi in conforto in un momento in cui bisogna rimanere a casa e ritrovare stimoli e sensazioni talvolta perdute.
Leggere un libro e coltivare una pianta aiutano a stare insieme a sentirsi uniti e realmente partecipi di un’emergenza fino a qualche mese fa inimmaginabile.
Vivere la cultura della terra in maniera non banale e con la massima umiltà, liberi per comprendere le motivazioni profonde dei suoi aspetti più evidenti, per ripristinare il dialogo con l’ambiente, con le aziende, il territorio, i giovani…il futuro.
Vivere di agricoltura non vuol dire solo distese di piante e fiori, ma significa anche un vaso, un giardino, un terrazzo, raccogliere semi, erbe selvatiche, leggere libri e riappropriarsi del sapere che ci circonda. Coltivare la cultura delle parole di un libro e leggere la naturalità di una pianta o di un fiore sono un piccolo messaggio di speranza e amore per il prossimo in un percorso di attesa e fiducia per un futuro migliore”.
Marco Damele, scrittore, imprenditore floricolo e tecnico biologico di Camporosso, è protagonista da oltre vent’anni nel mondo della floricoltura del Ponente ligure.