“Per un fatto di trasparenza e rispetto nei confronti dei cittadini, a poco più di un mese dalle elezioni, chiediamo al consiglio comunale di Sanremo di non deliberare sull’ingresso del privato in Rivieracqua ma di aspettare la nuova amministrazione che uscirà dal voto di giugno”. L’intervento è firmato dal Comitato Rolando Sindaco, coalizione di centrodestra e civica, in relazione alla pratica che sarà discussa in consiglio comunale questa sera. Una pratica che, come ha anche specificato il consigliere comunale Andrea Artioli, non ha carattere d’urgenza e viene addirittura portata nel cosiddetto periodo bianco in cui il consiglio uscente deve per legge limitarsi alla ordinaria amministrazione.
“Rivieracqua – continua il Comitato Rolando Sindaco – è diventata, dopo l’Asl, la principale azienda pubblica della provincia con oltre 200 dipendenti ed un indotto di oltre 40 milioni di euro. L’approvazione del piano d’ambito, l’ottenimento di oltre 40 milioni di euro di fondi PNRR, la nuova organizzazione interna consentono già da ora di garantire l’equilibrio economico finanziario della società e contestualmente risanare i debiti pregressi senza dover ricorrere necessariamente ad un socio privato. Ritengo – é il pensiero di Rolando – che non solo l’acqua debba rimanere pubblica ma anche la gestione debba restare completamente pubblica in quanto rappresenta una risorsa per la Provincia. Le ricadute socioeconomiche di attività essenziali quali acquedotti, fognature e depurazione consentono di avere il pieno controllo del territorio per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini tutti (sottoservizi, utenze, balneazione) consentendo di distribuire i proventi della tariffa esclusivamente per investimenti in infrastrutture per mantenere e migliorare la qualità dei servizi. L’ingresso di un socio privato in un servizio pubblico essenziale a carattere fortemente territoriale (l’acqua si capta si distribuisce e si scarica sul posto) porterebbe a decentralizzare molte attività con perdita di indotto e riduzione di investimenti. La gestione pubblica va esattamente nel verso contrario. E ora che, dopo tanti sacrifici, – conclude il Comitato – Rivieracqua comincia a funzionare ed è totalmente pubblica, sarebbe un peccato regalarla al privato. So che questo mio pensiero è condiviso da altri candidati a sindaco per il Comune di Sanremo. Ritengo quindi che, vista l’importanza della città di Sanremo nella nostra provincia, ogni decisione relativa aduna eventuale privatizzazione, anche parziale, di Rivieracqua debba essere posticipata all’elezione del nuovo sindaco di Sanremo”.