anima sanremo

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa della neonato movimento civico-culturale Anima di Sanremo.

“A Sanremo, sembra, ma non è certo, che il centro destra si presenterà unito, ma non troverà come avversario il centro sinistra o la sinistra, ma numerose liste “civiche”, nei cui ranghi sono presenti persone, che, per la loro storia personale, sono collocabili in un’area liberal democratica, cattolica, in una parola moderata.

La presentazione di liste civiche, che non accettano le influenze esterne alla città, è tradizione consolidata nei piccoli Comuni, i cui elettori guardano più alla qualità e capacità delle persone che al simbolo del partito. A Sanremo vi è una antica tradizione di liste civiche. Come dimenticare la “Sole e Fiori” delle elezioni del 1951 o la lista “Campanile” capeggiata dall’indimenticato avvocato Nino Bobba, che aveva conseguito un notevole successo con ben nove consiglieri comunali eletti contro i sedici democristiani e i cinque comunisti. Nel 1975, si presentò “Nuova Sanremo”, che ottenne 7 consiglieri su 40. Nelle ultime elezioni del 2019, si presentarono numerose liste guidate da Alberto Biancheri, che assunsero la guida della città.

Significativa è, anche, l’esperienza, che si è realizzata nel Comune di Imperia, dove le liste civiche, organizzate dall’on. Claudio Scajola, nel 2018 hanno battuto, sia il centro destra che la sinistra e, nel 2023, chi ha voluto allearsi con il sindaco uscente ha dovuto rinunciare al simbolo di partito.

Sorge quindi spontanea la domanda, perché le liste civiche hanno tanto successo e, perché moltissimi cittadini non trovano collocazione o non si sentono rappresentati, a livello locale, dai partiti storici e consolidati a livello nazionale? È un fenomeno che si lega alla oggettiva disaffezione al voto gli elettori? Sicuramente sì.

Non è questa la sede di un’analisi approfondita, poiché si tratta, piuttosto, di aprire un dibattito o, meglio di prendere coscienza che i partiti, salvo rare eccezioni, sono tutti, oggi, in Italia, personalizzati, nella figura del loro leader, seguono acriticamente le pulsioni che nascono dal corpo elettorale, colgono opportunità, e non hanno una vera democrazia interna. I candidati sono scelti da accordi romani, senza alcun coinvolgimento della base, con la conseguenza che l’eletto, spesso, non è il più stimato e capace, ma quello gradito ai vertici del partito.

Per questo motivo le liste civiche secondo molti sono necessarie, perché ormai portatrici dell’unica forma reale di democrazia diretta, oltre ad apportare una concreta ventata di efficacia e concretezza dell’azione amministrativa, nel prossimo governo della città.

È nata Anima. Nuova formazione civica, che intende dialogare sia con i partiti tradizionali sia con le altre forze civiche, presenti sul territorio, sulla base di un preciso programma amministrativo e sulla logica del fare, al fine di offrire, a chi si vuole presentare alle prossime elezioni una nuova possibilità di presenza e a chi vuole votare una scelta più ampia.

Secondo voi, abbiamo il “diritto di proporre” ai nostri associati e non di subire, soltanto, le scelte di coloro che pensano di avere il ‘diritto di Imporre’?”