indipendenza

Il recente patteggiamento dell’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, per una pena di due anni e un mese per corruzione impropria e finanziamento illecito ai partiti, ha suscitato forti reazioni. Alessio Saso, coordinatore regionale per la Liguria del Movimento Indipendenza, ha espresso il proprio disappunto per il governo di centrodestra.

“Siamo tutti molto impressionati dalla vicenda giudiziaria di Giovanni Toti”, ha dichiarato Saso. “È il triste epilogo di un governo che non solo non ha saputo rappresentare un’alternativa alla sinistra di potere, ma ha dimostrato una grave sudditanza nei confronti dei poteri forti economici”.

Il Movimento Indipendenza, che si definisce l’unica forza di destra sociale coerentemente sovranista, non risparmia critiche anche alla recente candidatura di Marco Bucci, attuale sindaco di Genova, come possibile successore di Toti alla guida della Regione. “Pur rispettando la scelta di Marco Bucci, ci domandiamo se questa rappresenti un reale cambiamento rispetto al passato o sia solo una scelta strumentale per evitare una grave sconfitta”, ha affermato Saso.

In risposta, il Movimento ha deciso di candidare l’avvocato Alessandro Rosson, con l’obiettivo di garantire un vero cambiamento. “Abbiamo candidato l’avvocato Alessandro Rosson come garanzia di cambiamento e di rinnovamento del sistema politico regionale”, ha aggiunto Saso.

Il Movimento Indipendenza propone un’agenda sovranista e critica verso l’Unione Europea e la NATO, con particolare attenzione alle problematiche della Liguria. “La riconquista di una vera sovranità nazionale passa attraverso la rottura dei vincoli imposti dall’UE e dalla NATO”, ha spiegato Saso, che ha poi sottolineato alcune delle principali priorità di Indipendenza.

“La crisi della sanità pubblica deve essere affrontata con investimenti fuori dal Patto di stabilità europeo, il rilancio del Porto di Genova passa dal rientro nella Via della Seta, e la sicurezza dei cittadini comincia dal blocco dell’immigrazione irregolare”, ha affermato.

Inoltre, il Movimento Indipendenza punta a riformare il mercato del lavoro, superare la direttiva Bolkestein sui balneari e creare un nuovo “lavoro di cittadinanza”, come alternativa al reddito di cittadinanza. “La Regione deve imporre al Governo gli investimenti necessari per i trasporti e garantire la legalità attraverso un’autorità indipendente regionale che controlli appalti e concessioni senza ostacolare il lavoro degli imprenditori”, ha concluso Saso.