“Benessere animale e convivenza con l’uomo sono i due punti cardine del progetto Ventimiglia, città Animal Friendly”, dichiara il veterinario Matteo Ambesi, candidato alla carica di consigliere comunale a sostegno del candidato sindaco Flavio Di Muro e promotore del progetto.
“Gli animali da compagnia sono considerati a pieno titolo componenti della famiglia, oggetto di attenzioni, rispetto e tutela: dalla definizione di esseri senzienti del trattato di Lisbona del 2007, si è giunti oggi al riconoscimento e all’obbligo della tutela animale ben specificato dalla Costituzione Italiana (art. 9), ma questa evoluzione culturale e legislativa si scontra spesso con la poca attenzione rivolta dalle Amministrazioni Comunali che spesso delegano alle associazioni di volontariato l’onere della cura e della gestione, talvolta ostacolando questo processo di integrazione uomo-animale soprattutto nella vita quotidiana in città”.
“Nel nostro ampio ed articolato programma abbiamo inserito il progetto Ventimiglia, città Animal Friendly, che prevede la creazione di aree cani dedicate in città ed in spiaggia, la fornitura di distributori igienici regolamentati da un Dog-Pass cittadino, un efficace e attento controllo delle norme per la raccolta deiezioni; l’intervento di supporto, per tramite delle associazioni di volontariato, a situazioni disagiate; la lotta al randagismo canino e felino, con il monitoraggio delle colonie feline diffuse sul territorio e l’istituzione di un fondo economico da destinare ai piani di sterilizzazione e microchippatura; la promozione della cultura del possesso responsabile, con eventi ed incentivi economici, per diffondere il rispetto di una corretta convivenza uomo-animale; infine l’impegno a promuovere, in accordo con le associazioni ed i comuni limitrofi, la creazione di un centro di recupero animali selvatici (C.R.A.S.) volto alla cura di animali rinvenuti sul territorio ed alla loro successiva reimmissione”.
“Un progetto, quindi, che sia attento al benessere ed al rapporto uomo-animale, fondato sul rispetto e su una stretta convivenza che migliora la qualità della vita”, conclude Matteo Ambesi.