Un piano di aiuto per gli inquilini delle case popolari che, a causa dell’emergenza coronavirus, hanno avuto una riduzione del reddito e hanno difficoltà a pagare l’affitto.
È stato deciso oggi dalla Giunta regionale ligure su proposta dell’assessore all’Edilizia Marco Scajola.
Sono aumentati infatti in questo periodo di emergenza sanitaria da coronavirus le segnalazioni di persone alloggiate nelle case di edilizia residenziale pubblica che non riescono a pagare il canone di locazione, perché senza reddito a causa del Covid, e della serrata per contrastare la pandemia.
“Abbiamo voluto dare un segnale concreto attraverso i nostri uffici delle Aziende territoriali regionali di edilizia residenziale alle centinaia di famiglie per le quali anche fare la spesa in questi giorni può essere un problema e certamente lo è pagare un affitto – spiega il presidente di Regione Liguri Giovanni Toti. – E pertanto abbiamo attivato una serie di misure in grado di dare un po’ di sollievo”.
A seguito della decisione della Giunta, tutti i nuclei assegnatari di alloggi popolari che hanno perso il lavoro o avuto una riduzione dello stipendio di almeno il 20% del reddito complessivo del nucleo familiare potranno non pagare le prime due mensilità che non dovranno più essere corrisposte, nemmeno in futuro. Inoltre la Giunta ha previsto ulteriori rateizzazioni delle spese per gli alloggi, a partire dal terzo mese. Dal 16 aprile tutti gli inquilini di ARTE potranno segnalare così le loro difficoltà al numero verde del Coronavirus già predisposto da Regione Liguria (800.93.88.83).
“Abbiamo deciso di mettere a punto un intervento per dare una risposta a un problema sociale ed economico – ha aggiunto l’assessore regionale all’Edilizia Marco Scajola – mettendo in campo soluzioni condivise per non lasciare solo nessuno. Stiamo inoltre lavorando per trovare soluzioni ed aiuti, anche per quelle famiglie al di fuori dell’edilizia residenziale pubblica e che non riescono a pagare l’affitto.”