Aperti per chi? Se lo chiedono le aziende agricole e agrituristiche liguri dopo tanti investimenti fatti per la sicurezza e la salute delle persone.
“È inspiegabile la limitazione degli spostamenti al solo Comune nelle tre giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio – sottolinea Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria. – Una visione “città centrica” che colpisce tutte le aziende che hanno adottato regole, rispettato norme, riadattato locali e servizi anche con spese ingenti. Sembrano norme fatte solo per fermare i “soliti furbetti” quando invece abbiamo corpi di vigilanza di grande competenza che sono in grado di effettuare i controlli”.
Una scelta pensata per le grandi città ma insostenibile quando applicata alle decine di Comuni, molti con poche centinaia di abitanti, dove però sono collocate numerose attività agricole e agrituristiche che subiscono una beffa: aperte ma irraggiungibili.
“La limitazione della Zona Gialla, comprendente il territorio regionale, pur penalizzante per chi come noi opera con molti turisti che provengono da fuori regione, è un limite comprensibile – aggiunge Aldo Alberto. – Ma l’irrigidimento sui tre giorni festivi più significativi non ha motivazioni valide. Queste decisioni rischiano di avere un effetto devastante sui bilanci delle aziende”.
Anche perché i ricavi di queste giornate rappresentano oltre il 50% del fatturato di dicembre.
“Tra i nostri associati serpeggia lo sconcerto per una decisione irragionevole – commenta Federica Crotti, presidente di Turismo Verde Cia Liguria che raggruppa numerosi agriturismi liguri. – Non si riesce a capire la differenza tra accogliere gli ospiti in una semplice domenica, oppure a Natale o Capodanno. Nessuno ha intenzione di stravolgere in quei tre giorni le regole, dai tavoli solo per 4 persone alla capienza limitata, che le nostre imprese hanno sempre dimostrato di rispettare. Senza contare che con queste decisioni aumentano i rischi di assembramento nelle grandi città. Noi intanto abbiamo investito soldi, siamo aperti. Ma non arriverà nessuno”.