Nella tarda mattina o nel primo pomeriggio di domani, il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron si renderà in visita lungo i luoghi tragicamente colpiti dalla devastazione della tempesta Alex. Lo ha annunciato qualche giorno fa il deputato Eric Ciotti dopo una lunga conversazione telefonica con il Presidente nel corso della quale ha illustrato la gravità della situazione nelle vallate dell’entroterra nei pressi del confine con l’Italia.
Domattina Macron guiderà un Consiglio dei Ministri straordinario nel corso del quale chiederà di assegnare ufficialmente lo stato di calamità naturale alle zone colpite, in particolare le valli Tinèe, Vésubie e Roja. Subito dopo partirà per il Cote D’Azur e quindi presumibilmente a bordo di un elicottero sorvolerà le aree devastate dalla furia degli elementi.
“Quello che vedrà – dice Ciotti – saranno immagini di desolazione e devastazione. Un calcolo approssimativo dei danni si avvicina al miliardo di euro, la mappa stradale delle vallate è stata cancellata, non esiste più”. Dalla sede di Saretec, società specializzata in gestione dei rischi, un pool di esperti ha valutato in almeno 315 milioni di euro i danni alle strutture pubbliche senza contabilizzare ancora però quelli subiti dalle reti elettriche e idriche.
Prima della conta dei danni materiali, tiene ovviamente banco quella alle persone. Sono cinque sinora i corpi senza vita ritrovati lungo le vallate delle Alpi Marittime dopo il rinvenimento del cadavere di una donna che si trovava su un’auto il cui conducente era già stato trovato privo di vita. Le altre tre vittime erano state scoperte nei pressi di Lantosque, Colomars e Saint-Martin-Vèsubie.
Ma dalla prefettura del dipartimento al confine con l’Italia rimbalza una voce riguardo i corpi che vengono rinvenuti sul litorale imperiese. Potrebbe trattarsi di persone decedute tempo fa e trascinate in mare da un cimitero travolto da acqua e fango. Si spiegherebbe così lo stato di evidente decomposizione di quei corpi spiaggiati sulle nostre coste al punto che il Prefetto ha dichiarato che quei morti non vanno messi nel bilancio delle vittime della tempesta.