Domani, lunedì 18 novembre, dopo quasi tre mesi di chiusura, il mercato coperto di Ventimiglia riaprirà. Sulla questione è intervenuto l’ex sindaco della città e attuale consigliere comunale d’opposizione Gaetano Scullino.
“Questo lungo stop ha comportato gravi conseguenze per la città, con una drastica riduzione delle presenze e danni economici rilevanti per commercianti ambulanti, operatori a posto fisso e attività del centro cittadino. Tuttavia, la gestione del sindaco Di Muro è stata segnata da confusione, lentezza e un’ostinata volontà di accentramento decisionale, che ha escluso qualsiasi confronto con il Consiglio Comunale e rinunciato a un’assunzione di responsabilità reale.
Lentezza e inefficienza nei lavori
La gestione dell’intervento post-incendio è stata caratterizzata da una preoccupante inerzia. Per numerosi giorni non si è mosso nulla, con i lavori di verifica e messa in sicurezza del pilastro danneggiato dall’incendio, così come il rifacimento degli impianti elettrici del locale tecnico, avviati solo a fine settembre. L’intervento è stato eseguito con risorse limitate – un muratore e due operai di supporto – mentre, nelle ultime settimane, le attività si sono concentrate sulla tinteggiatura e la pulizia generale. Insomma, un tentativo tardivo di migliorare l’aspetto esteriore: “con stucco e pittura si fa sempre bella figura”, ma i veri problemi restano irrisolti.
Un’occasione sprecata per migliorare la struttura
Tre mesi di chiusura avrebbero potuto essere sfruttati per affrontare problemi strutturali e sanitari ben più urgenti. Tra questi:
- Messa a norma igienico-sanitaria: ogni box dovrebbe disporre di illuminazione, acqua corrente e scarichi adeguati. Questi interventi avrebbero richiesto anche il rifacimento della pavimentazione, con pendenze adeguate e pilette di scarico in tutta l’area del mercato, ma nulla di tutto ciò è stato fatto.
- Interventi sulle aree esterne: si è asfaltato il marciapiede di via Roma, ma non il tratto interno di collegamento con via Aprosio, un’opera necessaria per facilitare il passaggio. Inoltre, non si è provveduto a modificare le serrande per agevolare il transito tra le due vie né a ripristinare le tende a capottina danneggiate dal vento.
- Sicurezza e controllo: il locale comunale, un tempo riservato al vigile del mercato, avrebbe potuto essere riutilizzato assegnandovi un agente fisso, con il compito di garantire ordine, prevenire borseggi e vigilare sul rispetto degli spazi assegnati.
- Supporto agli operatori: tinteggiare tutti i box avrebbe dato un segnale concreto di vicinanza agli operatori, offrendo un’immagine di pulizia, ordine e rilancio.
L’assenza del Consiglio Comunale
A peggiorare il quadro è mancato il coinvolgimento del Consiglio Comunale. Durante l’emergenza alluvionale del 2020, tutti i consiglieri avevano contribuito con esperienza e impegno, mostrando unità e collaborazione. In questo caso, invece, il sindaco ha preferito decidere da solo, rallentando le operazioni e rinunciando a un contributo che avrebbe potuto migliorare la gestione dell’intera vicenda.
Responsabilità chiare, interventi mancati
Le delibere comunali n. 40 e n. 52 del 2008 confermano che il Mercato Annonario, pur rientrando nella gestione di Civitas Srl – una società interamente comunale – rimane sotto la responsabilità del Comune. Questo significa che l’amministrazione non può sottrarsi ai propri doveri, ma la gestione degli ultimi tre mesi lascia l’amaro in bocca.
La riapertura del 18 novembre poteva rappresentare una vera occasione di rilancio. Invece, resta il rammarico per il tempo perso e per l’incapacità di affrontare con coraggio i problemi, preferendo interventi superficiali e decisioni accentrate”.