Con gli italiani costretti tra le mura domestiche dal lockdown per l’emergenza Covid, in una famiglia su 3 (31%), a livello nazionale, si preparano in casa i dolci tipici della Pasqua nel rispetto delle tradizioni locali, come emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione nell’ultimo weekend prima della festa che vedrà tutta Italia entrare in zona rossa per evitare il diffondersi della pandemia.
In Liguria già dall’antichità era usanza preparare in casa i Canestrelli Pasquali Liguri, cestini di frolla intrecciati con al centro uova di gallina e ancora i Quaresimali, dolci a base di pasta di mandorle, zucchero e farina, creati dalle suore del XVI secolo, per essere offerti ai prelati che dovevano rispettare il rigore del periodo di Quaresima, in cui era vietato dal dogma cristiano ogni eccesso.
“La preparazione dei dolci e dei piatti tradizionali delle feste – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è un’attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne all’interno delle mura domestiche, anche come antidoto alle tensioni e allo stress provocati dalla pandemia. Non a caso nel 2020 si è registrato un aumento del 38% degli acquisti della farina e di altri ingredienti base che hanno toccato livelli record. Scegliere la qualità è però importantissimo in queste ghiotte occasioni: ingredienti locali d’eccellenza e lavorazioni che si tramandano di generazione in generazione sono la ricetta vincente per stupire i propri cari. Per questo è sempre bene utilizzare prodotti delle aziende agricole del territorio, dalle uova al miele, dal latte alla frutta, venduti direttamente in azienda o presso i mercati a Km0 di Campagna Amica Liguria. Così facendo si ha la certezza della provenienza e freschezza del prodotto, dando allo stesso tempo sostegno all’economia delle imprese locali, che nonostante la situazione non si sono mai fermate per garantire sempre prodotti di qualità a tutti i cittadini”.