Di alcuni giorni fa la notizia dell’incontro tra il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola, il sindaco di Monaco Georges Marsan, e Alberto di Monaco. I due sindaci hanno consegnato al Principe una lettera nella quale comunicano la volontà di sottoscrivere un gemellaggio tra le due comunità che avverrà il 3 novembre 2023.
Ma come nasce questa importante iniziativa e quali benefici avrà per il borgo della val Nervia? Ne parliamo oggi con il sindaco Gazzola.
“L’idea nasce grazie ai rapporti intrattenuti in questi anni con il principato,” spiega. “Rapporti a vari livelli: con il principe, il comune e il governo. Soprattutto con il sindaco e gli assessori abbiamo portato avanti diverse attività.”
“È nata quindi l’idea di fare qualcosa che ci legasse nel tempo,” aggiunge.
“Il sindaco Marsan – prosegue Gazzola – ha quindi proposto il gemellaggio anche guardando alle carte storiche come la Carta di Fedeltà firmata da Dolceacqua che proprio nel 2023 compierà 500 anni.”
I Grimaldi e i Doria erano originariamente due famiglie genovesi rivali. Ma, nel 1491, Francesca Grimaldi, sorella del signore di Monaco, Lucien, sposò Luca Doria, signore di Dolceacqua. Il figlio Bartolomeo Doria, dopo la morte dei genitori, assassinò a Monaco, nel 1523, suo zio Luciano Grimaldi con l’obiettivo di conquistare la Rocca.
L’azione non avrà un esito positivo. Dolceacqua, e con lei i comuni sotto il feudo dolceacquino (Apricale, Isolabona e Perinaldo) rimasero senza reggente.
Il 3 novembre 1523 nel giardino degli aranci del Palazzo Grimaldi, i loro fiduciari, prestarono un giuramento di Fedeltà a Monaco nella persona di Agostino Grimaldi, vescovo di Grasse e signore di Monaco.
“Tutto questo ci onora – commenta Gazzola – anche perché Monaco ha solo due gemellaggi. Sappiamo però che sono molte le richieste. Non pensavamo quindi di arrivare a tanto. È stata una sorpresa. Anche il principe Alberto è rimasto molto contento.”
Un gemellaggio che per Dolceacqua ha un significato fondamentale. “La visibilità che può darti il principato di Monaco è di livello internazionale. Dovremo noi dimostrarci bravi e pronti per essere all’altezza,” conferma Gazzola. “L’idea è che da gennaio a novembre 2023 ci siano eventi importanti che uniscano le due comunità.”
L’intervista integrale è visibile a inizio articolo.