
Alla presenza di numerosi cittadini si è svolta oggi a Dolceacqua la cerimonia in occasione della ricorrenza del 25 aprile, festa della Liberazione.
Dopo la deposizione delle corone d’alloro ai monumenti, portate dai ragazzi delle scuole e accompagnata dagli inni eseguiti dalla banda cittadina, la cerimonia è proseguita con gli interventi istituzionali.
Ha aperto il sindaco Fulvio Gazzola, che ha scelto di concentrare il proprio discorso su due temi fondamentali: il significato delle corone d’alloro, simbolo di rispetto, memoria e riconoscenza verso chi ha lottato per la libertà, e l’importanza di celebrare il passato per non ripetere gli errori della storia.
“Ricordare è un atto di responsabilità – ha detto il sindaco – perché la memoria è la base su cui costruire un futuro migliore, consapevole e giusto”. Ha poi concluso citando papa Francesco: “La pace è artigianale, si costruisce ogni giorno con il lavoro delle mani, con l’intelligenza e con l’amore”.
A seguire, l’intervento del giovane Daniele Foti, che ha dedicato le sue parole al significato della Resistenza come atto d’amore per la patria e per la libertà, sottolineando come dalla lotta partigiana sia nata una Costituzione profondamente antifascista. “Sta a noi custodirla, ogni giorno, con partecipazione, consapevolezza e coraggio”, ha dichiarato, concludendo con le parole di Piero Calamandrei:
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare”.
Dopo la benedizione del parroco di Dolceacqua, don Pietro, la manifestazione si è conclusa sulle note di Bella ciao, suonate dalla banda cittadina.