Diga valle Argentina

“Esprimiamo viva soddisfazione perché l’auspicata collaborazione che speravamo di trovare nel Ministero, in Regione e negli enti preposti, ha trovato piena conferma”, esordiscono i sindaci della valle Argentina a margine dell’incontro con il MIT, Regione Liguria e l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale sull’ipotesi di una diga in valle.

“Durante la riunione – continuano – abbiamo presentato e spiegato le motivazioni che ci spingono a confermare un secco ‘no’ all’idea di una grande diga. Ma nel contempo abbiamo confermato la nostra disponibilità a valutare insieme ipotesi progettuali che avessero i seguenti obiettivi:

  • Individuazione di riserve di acqua potabile;
  • produzione di energia elettrica a uso pubblico;
  • messa in sicurezza idrogeologica del torrente Argentina mediante la realizzazione di piccoli invasi, bacini, aree di calma;
  • messa in sicurezza spondale;
  • mantenimento e implementazione della viabilità di valle;
  • soluzioni tecniche che non incidano negativamente sullo sfruttamento turistico della risorsa torrente;
  • compensazioni da definire per le comunità coinvolte”.

“Nel viceministro Edoardo Rixi, negli assessori regionali Giacomo Giampedrone e Marco Scajola, nel vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana, e in tutti i soggetti presenti all’incontro, abbiamo trovato sostegno e piena disponibilità nell’aprire un confronto che porti all’ottenimento di questi risultati”, spiegano. “Un progetto, quindi, che sappia valorizzare la valle e non perdere importanti finanziamenti”.

“Nei prossimi giorni si terrà una riunione al fine di indicare con chiarezza gli obiettivi progettuali espressi dai territori, che verranno poi condivisi con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Da questa riunione dovrà trarre origine la richiesta di finanziamento per una nuova proposta progettuale che nulla avrà a che vedere con la grande diga”, concludono i sindaci.